“La Fine, Il Sogno, L’Estasi” di Emilio Rega & Voltaire – Un dialogo poetico tra abisso e trascendenza

Aprile 10, 2025

Emilio Rega, nato a Villa San Giovanni nel 1955, si è laureato in Filosofia a Genova nel 1981 con una tesi su Robert Musil, ricevendo riconoscimenti da studiosi come Claudio Magris e istituti internazionali. Ha pubblicato un saggio su Musil in “Studi…

ADOLESCENCE E I NO CHE AIUTANO A CRESCERE

ADOLESCENCE E I NO CHE AIUTANO A CRESCERE

Aprile 5, 2025

Ho visto la miniserie Adolescence, che è stupenda. Le quattro puntate sono degli ininterrotti piani sequenza, recitati splendidamente. Nelle prime due puntate la tensione è straordinaria. L’analisi dei personaggi profonda e convincente. L’ultima puntata un po’ si trascina. Il tema è la violenza fra gli adolescenti. La tesi sembra essere che passare molto tempo in rete, come fa il protagonista, la favorirebbe. Certo l’assassino è anche frustrato e di carattere aggressivo, ma senza il materiale trovato in rete non sarebbe diventato un baby criminale. Ho guardato un po’ di dati. Intanto la violenza fra gli adolescenti in molte nazioni negli ultimi 30 anni, cioè da quando c’è la rete, non è aumentata ma diminuita. Forse con una ripresa negli ultimi anni. Mi sembra che le evidenze a favore di questa tesi siano deboli. Anche il bullismo è diminuito, benché il cyberbullismo sia aumentato. Infine sono aumentati i suicidi e i disturbi mentali. Non ho dati, ma l’incapacità di gestire il malessere mi sembra il problema. Troppi pochi “no che aiutano a crescere”. Troppa protezione. Troppa incapacità di affrontare le frustrazioni. A un certo punto il padre ricorda suo padre che lo massacrava di botte e per lui essere un buon padre vuol dire non farlo. Dimenticandosi che comunque i figli e le figlie vanno educati.

Il 12 aprile il Contropremio Carver a Lucca

Aprile 3, 2025

Contropremio Carver 2024: i finalisti della ventiduesima edizione Scrivere non è cosa facile. Ma ancora più difficile è leggere. E i motivi sono molti. Come quando prima di tuffarti dentro ad un romanzo devi passare tra prefazioni, introduzioni, note, avvertenze, saluti. A…

A Ivana Librici, Cinzia Bomoll, Mathilde Bonetti il Premio Nabokov 2024 

Aprile 1, 2025

www.premionabokov.com Nella bella cornice del teatro comunale di Novoli (LE) nel cuore del Salento, sabato 29 marzo 2025 sono stati consegnati i premi del Nabokov 2024. Piergiorgio Leaci, curatore del premio, grazie al lavoro delle giurie coordinate da Andrea Giannasi (narrativa e…

Un animale selvaggio

Un animale selvaggio

Marzo 30, 2025

“Un animale selvaggio” di Joel Dicker è stato il libro più venduto del 2024 e, come spesso succede per i bestseller, è stato oggetto di parecchie critiche.
Le recensioni che ho letto sul web – la maggior parte negative o assai tiepide – mi hanno riportato alla mente i commenti dei lettori su «La vita intima» di Ammaniti, un romanzo bersagliato da critiche pressoché unanimi. Se ben ricordo, proprio i fan più accaniti di Ammaniti avevano manifestato la maggiore disapprovazione, delusi e quasi offesi da un’opera ritenuta imparagonabile ai libri più famosi («Ti prendo e ti porto via» e «Io non ho paura», in primis; ma anche «Io e te» e «Che la festa cominci»). Sono d’accordo sul fatto che Ammaniti e Dicker non abbiano sfornato adesso le loro opere migliori, ma non trovo per nulla disprezzabile la loro produzione più recente.
In conclusione, non mi sento affatto tradito da “Un animale selvaggio”: giudico anzi “eccellente” il modo in cui l’autore ginevrino ha saputo gestire flashback e colpi di scena, e approvo incondizionatamente il suo tentativo di creare suspense evitando di piazzare il solito 0micidi0 nei capitoli iniziali e rinunciando ad annegare le pagine nel sangue (una delle critiche più frequenti dei lettori è stata per l’appunto: non succede niente).
Per me, invece, è un sì!

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