LUCE D’ESTATE ed è subito notte

LUCE D’ESTATE ed è subito notte

Agosto 5, 2022

“A volte nei posti piccoli la vita diventa più grande, a volte la lontananza del rumore del mondo ci apre al richiamo del cuore, dei sensi, dei sogni.” È questo sentire intenso che esplode nelle vite di un paesino di quattrocento anime della campagna islandese dove le giornate infinite dell’estate e le notti eterne dell’inverno influenzano queste vite.
La storia inizia dal direttore del Maglificio, che per decifrare una frase che ha visto in sogno viene conquistato dal latino e dall’astronomia fino a lasciare tutto quello che faceva parte della sua vita per scoprire i segreti dell’universo. La postina, curiosa delle vite e storie altrui che legge ogni lettera per poi renderle note a tutti. L’avvocato che “crede che il mondo si regge sul calcolo ma poi scopre che non può contare i pesci nel mare né le sue lacrime”.
Ogni percorso dell’animo umano pare trovare posto in un insieme di storie che va dai sentimenti più torbidi a quelli più puri.
Stefànsoon cerca una risposta alla domanda più gettonata dal genere umano: perché viviamo?
In un caldo torrido come quello che stiamo vivendo in questi giorni, immergermi nella realtà islandese è stato “rinfrescante”.
Un ritmo lento, malinconico ma che ti attrae e trasporta in quel paesino. Non mi capitava da un po’ di leggere con la matita in mano. Stefansson nasce come poeta, e da alcune riflessioni che si trovano nel libro, questo suo lato poetico esce completamente.

INTERVISTA A MARCELLA FORANNA: mezzosoprano, cantante jazz e attrice

INTERVISTA A MARCELLA FORANNA: mezzosoprano, cantante jazz e attrice

Agosto 5, 2022

– Come giustifichi, in seno alla tua arte, la coesistenza tra più generi musicali? Parecchi anni fa, era più difficile connettere diversi generi musicali. In seguito, ho compreso che è una grande ricchezza. La parte interpretativa, per chi canta o recita, ha…

INTERVISTA A ROBERTO CARACCI, LETTERATO E FILOSOFO: Il romanzo “Le crepe del Paradiso”

INTERVISTA A ROBERTO CARACCI, LETTERATO E FILOSOFO: Il romanzo “Le crepe del Paradiso”

Agosto 1, 2022

Parlaci del tuo ultimo romanzo, “Le crepe del Paradiso”. Quando e in quali circostanze ti è venuta in mente l’idea di concepire questo scritto? La mia opera letteraria è legata a particolari tematiche esistenziali: vita, tempo, essere, fine e senso. Dopo circa una…

LA PICCOLA CONFORMISTA

LA PICCOLA CONFORMISTA

Luglio 31, 2022

“Sono nata da destra, in una famiglia di sinistra […], il giorno di Natale per la disperazione di quell’atea di mia madre – che non mi aspettava così presto – e di quell’ebreo di mio padre.”

La piccola conformista, La petite conformiste in originale, è affidata alla voce narrante della protagonista, Esther Dahan, la quale racconta le vicende della sua famiglia in modo tagliente, comico e senza filtri. Esther è una bambina che si sente “di destra” trovandosi a crescere in una famiglia di sinistra negli anni Settanta a Marsiglia.
Sogna l’ordine, il rispetto delle regole, una vita inquadrata e Cattolica, addirittura da spingerla a volere il battesimo.
Esther racconta di sua madre Elisabeth, anticapitalista, preoccupata per questa bambina così conservatrice, che da quando aveva 15 giorni si addormenta alle otto in punto, che ha sempre rifiutato le discoteche dove vanno i genitori, i pantaloni a zampa d’elefante e non rompe mai nulla, così preoccupata dal volerla portare da uno psichiatra infantile; Esther racconta del padre, Patrick, un personaggio strano, tanto da far prendere in considerazione alla figlia il parricidio. Un uomo ossessivo, con le sue liste delle cose da fare declamate a versi, la mania per l’ordine e la pulizia , la costante paura di nuovi rastrellamenti nazisti degli ebrei e l’ipocondria che lo porta a inscenare continuamente la propria morte.
Una saga familiare che pare divertente, ma con un retro gusto amaro.
Di questo romanzo mi ha incuriosito fin da subito il titolo, e poi la trama mi ha fatto riflettere su quanti ragazzi della mia generazione sono cresciuti sviluppando dentro di se convinzioni esattamente opposte a quelle della famiglia originaria pur di prenderne le distanze, e che probabilmente io in qualche modo sono uno di questi. Mi è piaciuto molto anche il modo di raccontare, scorrevole e ironico, ma che fa percepire subito il disagio che si cela dietro queste ossessioni e manie.

IL MOSTRUOSO FEMMINILE

IL MOSTRUOSO FEMMINILE

Luglio 27, 2022

“Per ogni femme fatale immaginaria che usa la propria sessualità come un’arma per la distruzione dei maschi, c’è una donna reale che è stata stuprata da un ragazzo o palpeggiata dal proprio capo; per ogni ninfa crudele che affoga il proprio amante o sirena ammaliatrice che lo induce a schiantarsi contro le rocce, c’è una donna la cui esistenza è stata bloccata, limitata o conclusa da un uomo. È facile pensare di essere la sirena, identificarsi con la sposa fatata che può proibire agli uomini di toccarla o guardarla e dimenticare la sposa umana, brutalizzata, torturata e bruciata per aver mostrato un inaccettabile bagliore di autonomia. Ma è più probabile essere la regola che l’eccezione. “

Un saggio sulla natura selvaggia della femminilità che viaggia tra mito, letteratura, cronaca nera e cinema horror, mostrando la paura che il patriarcato nutre da sempre nei confronti delle donne. Diviso in tre parti, come i tre ruoli della donna all’interno di una società patriarcale (figlia, moglie e madre) l’autrice compie un’indagine profonda sulla misoginia nella cultura popolare.
Nei secoli gli uomini hanno ottenuto il pieno controllo delle donne attraverso una serie di meccanismi (apparentemente naturali) come il matrimonio e il riconoscimento della riproduzione come scopo essenziale del corpo femminile. Dalla vulnerabilità delle donne nasce la paura di essere violate, molestate, picchiate o uccise e proprio attraverso questo terrore hanno reso il patriarcato invincibile. In questo saggio sono raccolte storie di donne realmente esistite, definite mostruose e storie dei mostri più significativi del mito, della letteratura e del cinema.
La disamina che emerge da questo libro è molto profonda ed eleva il potere femminile smontando i racconti atti a celarlo e contenerlo.
“Il fuoco che arse le streghe sarà il faro sul nostro cammino. Il potere ci attende al di là del mondo degli uomini, nelle distese proibite. Fate un passo e reclamatelo. Fate un passo nella femminile e illimitata oscurità.”

INTERVISTA A MIRIAM DI PASQUALE BAUMANN: la musica tra Brasile ed Europa

INTERVISTA A MIRIAM DI PASQUALE BAUMANN: la musica tra Brasile ed Europa

Luglio 27, 2022

– Sei specialista del repertorio “colto” sudamericano e del ‘900 italiano. Come mai questa scelta? E’ stata una forza indefinibile, che mi ha portato in Brasile; fin da piccola ero attirata dal Brasile e non sapevo neanche dove fosse. Alla prima occasione in cui sono…

Il difficile mestiere del lettore tra paccottiglia e recensioni degli amichetti del quartierino

Il difficile mestiere del lettore tra paccottiglia e recensioni degli amichetti del quartierino

Luglio 25, 2022

Il difficile mestiere del lettore Metto il dito in una piaga che è anche uno dei punti nodali della questione legata alla promozione della lettura. E mi chiedo: a cosa servono le recensioni dei libri? Ormai più a nulla. Gli inserti dei…

INTERVISTA A SERENA KLEMM: Il patrimonio musicale di Conrad Klemm

INTERVISTA A SERENA KLEMM: Il patrimonio musicale di Conrad Klemm

Luglio 25, 2022

– Parlaci della tua carriera pianistica, durante e dopo il Conservatorio: com’è avvenuto l’incontro con il tuo (allora) futuro marito, Conrad?   La passione per il pianoforte da bambina fu immediata, come un colpo di fulmine, appena il “verticale” arrivò in casa….

PIRANESI

PIRANESI

Luglio 23, 2022

Piranesi vive nella Casa. Forse da sempre.
La casa rappresenta il Mondo e oltre non esiste nulla. Nella Casa ci sono i Saloni Inferiori, dove arrivano maree improvvise a scuotere le pareti portando pesce ed alghe, poi ci sono i Saloni Superiori, coperti di nubi e i frequenti temporali. Nella parte intermedia della Casa, i Saloni di Mezzo, vivono Il protagonista, Piranesi, e l’Altro un uomo elegante di mezz’età. I due si incontrano ogni martedì e ogni venerdì per raccontarsi le vicendevoli scoperte: quelle di Piranesi che passa ogni giorno ad esplorare ogni Salone, ogni Statua e ogni minimo cambiamento, quelle dell’Altro che sono di natura più filosofica e psicologica.
Piranesi si impegna anche a visitare vari scheletri che ha trovato nella Casa di cui due portano nomi semplici: l’Uomo Scatola di Biscotti e l’infante ripiegato.
Il romanzo è scritto sotto forma di diario, quello di Piranesi, dove tiene appunti su tutto quello che gli succede e scopre, in ordine ma con punti di riferimento inusuali, come per esempio indicare le date con avvenimenti che sono accaduti, dal momento che non ha la percezione del trascorrere del tempo. Il romanzo quindi ci fa avere il punto di vista inconsapevole di tutto ciò che accade intorno, del protagonista.
Il lettore scopre insieme a Piranesi (sarà poi questo il suo vero nome?) di essere stato intrappolato e ingannato.
Susanna Clarke (che ho purtroppo scoperto solo con questo libro e non ho ancora avuto la possibilità di leggere il suo primo grande successo) ci trasporta in un mondo utopico dove le pietre parlano, le maree cantano e regna un silenzio assoluto, una solitudine che potrebbe spaccare qualsiasi persona, ma non Piranesi, il quale si sente accolto dalla Casa e non potrebbe essere più felice e completo, lì dove ha tutto ciò di cui ha bisogno.
Un libro assurdo, del quale non racconto altro per non rischiare spoiler ma che consiglio assolutamente.

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