È il terzo libro di Francesco Muzzopappa che leggo quest’anno e qualcosa mi dice che non sarà l’ultimo!Lo scrittore pugliese (ma milanese d’adozione) ha una prosa freschissima – godibile e vivace – e sa riversare nelle pagine dei romanzi la sua simpatia…
Autore: Davide Orlandi
Che fine ha fatto la Neve?
Ottobre 18, 2024 by Davide OrlandiHo terminato ieri l’ultimo voluminoso romanzo di Morozzi, sul quale mi accingo ora a scrivere qualche riga, spinto da entusiasmo e genuina ammirazione.“Che fine ha fatto la Neve?” è in realtà una trilogia, dal momento che racchiude tre distinte indagini del detective…
LA MOGLIE IMPERFETTA
Ottobre 12, 2024 by Davide OrlandiIl mio primo assaggio della narrativa di B.A. Paris è stato abbastanza deludente. Mi sono cimentato nella lettura di questo romanzo in seguito a un equivoco: la persona che mi aveva magnificato le storie adrenaliniche di B.A. Paris intendeva suggerirmi “La coppia perfetta”, ma ha fatto confusione con due titoli piuttosto simili (grazie mamma per la “sola”!).
“La moglie imperfetta” non ha nulla di adrenalinico, ma si caratterizza per la trama piatta e monotona. La “moglie”, a cui si allude nel titolo, personaggio patetico e petulante oltre ogni dire, ha il terrore di ereditare precocemente la demenza senile di cui era stata vittima la madre e per un numero infinito di pagine ci propina (è lei la voce narrante) episodi a sostegno della sua tesi: smarrimento della borsetta, smarrimento dell’auto, dimenticanza di vari appuntamenti ecc.
C’è anche una blanda trama gialla – a due passi dalla casa dove abita la piagnucolosa protagonista viene freddata una donna – ma la storia non arriva mai a catturare il lettore e a inchiodarlo alla pagina. Lo sfinisce di noia e basta.
Qualche (piccolo) merito “La moglie imperfetta” ce l’ha anche, ma mi è davvero impossibile attribuirle un voto superiore alla sufficienza (per giunta stiracchiata).
Documenti, prego
Ottobre 2, 2024 by Davide OrlandiÈ un Vitali che non ti aspetti quello che firma il noir “Documenti, prego”.Smessi i panni del narratore bonario che racconta microstorie di provincia, ambientate sulle sponde del Lago di Como, l’autore lariano si traveste da Kafka (o da Orwell) e mette…
SIBERIA
Settembre 16, 2024 by Davide OrlandiRaramente recensisco film ma questa roba è più di un film, è un’esperienza di, mh, inabissamento. Il viaggio nell’inconscio di Clint sembra avere inizio da un abbraccio metaforico alla sua dimensione prenatale-incosciente (quindi dall’abbraccio al ventre di una donna incinta). Il mio…
Le guerre preziose
Settembre 1, 2024 by Davide Orlandi“Forse io, Klaus e Louisa vinceremo insieme l’ultima battaglia delle nostre guerre preziose, sfonderemo il silenzio a colpi di lancia, brandiremo in tre uno scudo comune. Poi livelleremo le macerie, in famiglia. La nostra sorellina ci sorriderà da dietro la finestra, sola…
SPECIE
Agosto 19, 2024 by Davide Orlandi“Quando un uomo con un ragionamento incontra un uomo con uno slogan l’uomo con il ragionamento è un uomo morto”. Questa divertente analogia con la celebre frase del film di Sergio Leone, “Per un pugno di dollari”, introduce bene il problema di comunicare le questioni tecnologiche di ampio impatto sociale. Ce la ricorda Piero Genovesi nel suo splendido libro sul problema delle specie aliene invasive. Una specie è aliena in un areale quando viene portata lì da noi. È invasiva quando mette in discussione la sopravvivenza delle specie autoctone. Il fenomeno è da sempre presente. Il gatto selvatico è stato addomesticato da noi almeno 5000 anni fa. Ha quell’aspetto così strappa coccole, ma è un feroce predatore, uccide miliardi di piccoli mammiferi, rettili e uccelli ogni anno. Il granchio blu, trasportato dalle navi in tutti i mari sta mietendo vittime e lo scoiattolo grigio sta mettendo in discussione in tutta Europa la sopravvivenza di quello rosso meno aggressivo. I casi sono tanti e causano danni per miliardi di dollari ogni anno. Non è che le specie aliene siano un male in sé. Solo 1 su 1000 è veramente dannosa. Ma quando si sviluppa può essere terribile, causando una significativa diminuzione della biodiversità. Oggi addirittura si può prevedere con un buon margine di certezza quali specie aliene possono provocare danni. Tuttavia, quando la specie aliena invasiva si è diffusa, che si fa? Occorre eradicarla. E qui intervengono le pance delle persone con slogan del tipo, “noi siamo a favore di tutti gli scoiattoli, grigi e rossi!” Chiaro che un complesso ragionamento che spiega perché gli scoiattoli grigi sono un problema fa molta meno presa. Nonostante tutti i permessi accordati dalle autorità e tutte le misure prese, l’Autore del libro è stato condannato per bracconaggio mentre eseguiva una eradicazione dello scoiattolo grigio dal Piemonte! Egli ci spiega che per ottenere il consenso e la collaborazione della popolazione occorre informazione e pazienza, ma soprattutto MOSTRARE GLI ASPETTI POSITIVI DELL’ASSENZA DI QUELLA SPECIE. Questo ci ha insegnato Walter Quattrociocchi e questo Piero Genovesi applica inconsapevolmente. Genovesi è poi stato assolto ed è addirittura riuscito a fare approvare una legge europea sul problema delle specie aliene invasive. Scienza e politica devono collaborare. Il termine “autoctono” non è portatore di un valore mentre quello di “specie aliena” di un disvalore, tuttavia dobbiamo ammettere che esiste una sorta di “saggezza della filogenesi” che dobbiamo stare molto attenti a infrangere. Studiare questo tema richiede competenze sterminate di biologia, storia e diritto.
Un libro bellissimo!
LA TERAPIA
Agosto 11, 2024 by Davide OrlandiUna lettura piacevolmente disturbante che mi ha riconciliato con il thriller (uno dei generi che più amo ma che – negli ultimi tempi – mi sono accorto di apprezzare in modo più tiepido).
Sebastian Fitzek è, al pari di Wulf Dorn e Charlotte Link, l’autore tedesco di thriller più acclamato e meritatamente famoso, specializzato (come Dorn) nel filone psicologico.
“La terapia” narra la vicenda di uno psichiatra disposto a tutto pur di fare luce sulla scomparsa della figlioletta e di una paziente assai pericolosa che sembra avere la chiave del mistero (nessuno spoiler: questa è la situazione che si presenta al lettore fin nelle primissime pagine).
Devo ammettere che ho amato molto di più “La terapia” (sua opera d’esordio) del romanzo “Il bambino” (l’unico altro libro di Fitzek da me letto).
La storia è coinvolgente e, a tratti, davvero spaventosa. La trama mi ha incatenato alle pagine fin dal prologo e ha reclamato la mia attenzione sino all’ultimo capitolo. Buona la gestione dei colpi di scena e la capacità di riannodare tutti i fili della narrazione senza lasciare insoluto alcun enigma.
LE CONFUTAZIONI SOFISTICHE
Agosto 6, 2024 by Davide OrlandiLeggendo le Confutazioni sofistiche di Aristotele nella bella traduzione di Fait, ci si accorge che lo Stagirita non aveva pienamente elaborato il moderno concetto di fallacia, inteso come argomento che sembra valido ma non lo è o premessa che sembra vera ma non lo è. Saranno i commentatori e i medioevali a distinguere in un sofisma una causa dell’apparenza e una causa del difetto. La prima è la ragione per cui un ragionamento inganna, la seconda in che cosa è sbagliato in quel ragionamento. Se, ad esempio, dico “Socrate è antipatico, quindi tutti gli ateniesi sono antipatici”, un conto è l’errore, cioè la generalizzazione indebita, un conto è la causa psicologica dell’errore, cioè che considero Socrate come rappresentativo di tutti gli ateniesi. La domanda è allora, come mai Aristotele non se ne è accorto? La risposta potrebbe essere. Le Confutazioni sofistiche spiegano come difendersi in un dialogo. Il rispondente R sostiene una tesi A e l’interrogante I deve dimostrare non A. Aristotele ci vuole spiegare quali siano i trucchi che I può usare per arrivare a non A. Dunque non gli interessa tanto la relazione psicologica fra noi che ascoltiamo e potremmo essere ingannati da I, quanto come I può barare con R per ottenere il risultato. Come è stato dimostrato dalla storica della logica Catarina Duthil Novaes, la logica nasce dal dialogo e non da una relazione solitaria fra gli enunciati e il logico. Solo se intendiamo la logica in questo secondo senso, più moderno, allora la nostra nozione di fallacia diventa importante.
HEIDI
Luglio 27, 2024 by Davide OrlandiMuzzopappa è uno degli scrittori umoristici più dotati del panorama letterario italiano, ma in questo romanzo mi ha convinto meno che in altre occasioni.
“Heidi” è una dissacrante parodia del mondo della televisione, dominato da format improbabili, trasmissioni fotocopia, trash e cattivo gusto.
La storia è senz’altro briosa e divertente (con inaspettate punte di dolcezza quando l’autore affronta il tema della demenza senile, di cui soffre il padre della protagonista), ma la trama è meno scoppiettante – per non dire piatta! – e le battute esilaranti sono disseminate con minor frequenza rispetto ad altre prove narrative (su tutte “Una posizione scomoda” e “Affari di famiglia”).