Capire i concetti delle scienze senza un’ottima conoscenza della loro storia è molto difficile. Non tanto per i Newton, che non ne hanno bisogno. E neanche per gli operai della ricerca schiacciati dallo specialismo che devono per forza fare un passettino avanti per pubblicare i loro paper che determinano la loro carriera. Per realizzare questi risultati la storia del pensiero scientifico è irrilevante. Tuttavia forse il nostro mondo sarebbe migliore se la ricerca non la facessero degli operai ma delle persone. E le persone vogliono capire, almeno un po’. Dunque non formiamo operai della ricerca, ma persone che studiano. Insegniamo a tutti i ricercatori potenziali un po’ di storia dei concetti scientifici. La storia dei concetti scientifici non è la storia delle istituzioni, degli usi e dei costumi degli scienziati. Utile, ma insufficiente. Non è neanche la storia trionfalistica che guarda al passato sulla base della scienza del presente, cara a molti scienziati. È invece un serio esame dei percorsi concettuali che hanno portato ad arrivare alla scienza odierna, mostrando le scelte che sono state fatte, le strade abbandonate, i metodi utilizzati. Queste riflessioni mi sono venute in mente oggi rileggendo il capolavoro di Max Jammer del 1957 sul concetto di forza.
CONCEPTS OF FORCE
Davide Orlandi
News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori.
Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada.
Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”.
Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese.
Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio.
Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale.
Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC).
Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario.
Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia".
Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Da giugno 2024 sono consigliere comunale di maggioranza della mia città (Robbio Lomellina) e presidente della medesima Biblioteca civica.
Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019).
Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelPaper, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023; Il Turismo al tempo del Covid-19, Youcanprint Editore, 2024.
Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri.
Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne. Nel 2024 mi sono aggiudicato il Premio Nazionale di Filosofia, con il volume: Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelPaper, 2022.