Ci sono dei passaggi in via col vento dedicati a Tara, l’enorme piantagione degli O’Hara, che domina sulla terra rossa e le collinette, le paludi e i boschi. Lì è cresciuta Scarlett e lì Scarlett vuole rimanere, perché sa che qualsiasi cosa farà nella vita e ovunque andrà, non ci sarà posto più bello di Tara.
Io amo la mia campagna, dove ‘è tutto piatto’, ‘è tutto uguale’, ‘ma non c’è niente’. Io amo le distese infinite di campi, vedere le luci delle altre città all’orizzonte, ma soprattutto amo che non ci sia niente. Vorrei vedere il mondo nella mia vita, vivere di qua e di là perché se penso di rimanere in questa città per sempre mi viene un nodo alla gola. Però alla fine, a un certo punto, voglio tornare nel mio paesino in mezzo al nulla e godermi il sole, la mia casa con il giardino, l’orto, gli alberi, la mia casa che un metro dopo sei già in mezzo ai campi. E quando penso che Scarlett darebbe la vita pur di salvare Tara e che quando è lontana sente la mancanza di quella terra rossa, anche io quando sono lontano penso alla mia campagna e alla casa della mia famiglia, la mia Tara, e penso che ne sentirei la mancanza anche nel posto più bello del mondo.