INTERVISTA A KIM DE RENZIO – Scrittrice e poetessa di talento

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  • Quando e in quale contesto è nata la tua vocazione per la scrittura?

In un momento della mia vita in cui volevo fare chiarezza in merito alla mia persona. Intendevo rendere più umane le mie idee politiche, arrivando a coinvolgere, con la mia attività, la maggior parte di persone possibili/e. Il tutto, senza essere legata a quell’unico ambiente. Posso anche dire che all’inizio è stata come una cura per risalire dal buio, dopo essermi illusa che quanto credevo potesse funzionare veramente oggi. Una delle persone conosciute mi ha permesso di continuare a studiare la teoria e ad aiutare, nella pratica, col volontariato (comunista), senza però sognare “ad occhi aperti”…

  • Quale approccio hai, nei confronti della poesia?

È come se fosse l’aria per respirare; l’occasione per interessarmi maggiormente alle persone, conoscendole da vicino e attraversandole, in positivo o in negativo. Ciò potrebbe spaventarle, ma essere “trasparenti” nella scrittura mi dà forza e mi sostiene, per continuare ad andare avanti, nella mia vita, come nelle mie scelte personali e “non”.

Non credo che l’arte sia “seconda” alla politica, ma che si possano benissimo fondere, l’una nell’altra.

  • Parlaci delle tue 3 sillogi pubblicate

“Per la pace per Pietro” (2013, Aletti Editore) è nata descrivendo, in particolare, l’amore o l’innamoramento che provavo, per la mia idea politica e un uomo all’interno di questo ambiente. Spesso, ho confuso il mio desiderio con questo amore, ma non ho frainteso la direzione di tale sentimento -platonico, capace di farmi crescere mentalmente-. In questo libro, si avverte però la nostalgia, per non aver coronato questo grande sentimento.

“Io nel puzzle” (2014, Albatros Il Filo): in questo libro, ho cominciato a domandarmi quale fosse la mia posizione, all’interno dell’ambiente politico e privato. Ho iniziato a distinguere i due aspetti, senza creare una continua scelta, preferendo l’uno all’altro. Cerco la mia identità in tutto ciò e scopro di essere una persona aperta a quanto la circonda, al di fuori della mia visione politica.

“Esco a trovarvi” (2022, peQuod). Mi sono ritrovata a cambiare il mio modo di scrivere, per soffermarmi maggiormente sui miei attimi di felicità, mentre cercavo di fotografare la realtà delle persone precedentemente incontrate e anche conosciute nel presente. Il fondere insieme le mie conoscenze letterarie con quelle di altri artisti mi ha indotto a trovare un equilibrio nel mio stile, che vorrei non si limitasse esclusivamente alla poesia: dopo tutti questi anni, vorrei conservare ricordi e pagine di diario, in vista di un romanzo.

  • Un’artista come te, sempre alla ricerca del miglioramento di sé, ha anche partecipato a dei corsi e lezioni di scrittura: parlaci di questo

Ho presenziato a dei corsi tenuti dalla casa editrice “Aletti” (2015). Ho incontrato il Maestro Mogol, dal quale ho imparato a relazionare il campo poetico a quello musicale: da quel momento in avanti, mi sono accorta che la poesia può convivere con musica, pittura e la ricerca della verità. Ho avuto l’onore di incontrare Quasimodo e vorrei approfondire la conoscenza della sua cultura letteraria.

Nel marzo 2013, mi sono iscritta alla “Casa della Poesia” di Milano, per seguire le lezioni dei Maestri Tomaso Kemeny, Giancarlo Majorino e Amos Mattio. Da questi ho imparato, oltre alla metrica, la lettura sul palco. Mi è stata insegnata la percezione della musicalità delle mie parole, conducendole alla ricerca dei miei poeti preferiti: Leopardi, Gozzano, Pavese, Raboni, Hikmet e Majakovskij. Riguardo ai cantautori, ritengo dei poeti degni di essere letti: De André, De Gregori e Gazzè.

  • Riguardo ai Premi Letterari che hai vinto ed ai tuoi progetti futuri?

Tornare a Rapallo ogni estate (a partire dal 2013), si è rivelato un input per allargare la mia curiosità poetica.

“Versilia Club, Massa – città fiabesca di mare e marmo”, 2022/23: ho ottenuto, rispettivamente, il 5° Premio (come silloge poetica edita) e il titolo di Finalista (poesia inedita).

Premio “Franco Delpino – Santa Margherita Ligure”: per diversi anni (fino a gennaio 2023), sono stata annoverata tra i finalisti, presenti nell’apposita antologia, dapprima nella sezione “poesia oltre la vita”, in seguito nella sezione “poesie d’amore”.

Vorrei conoscere più approfonditamente i poeti emergenti di oggi, anche ad un livello internazionale.

Stefano Chiesa

News Reporter
Milano, 1990. Laureato magistrale e triennale in Filosofia ("Vita-Salute San Raffaele", 110/110, 2014) con un "Erasmus" di un anno presso l'Université "Paris 1/Panthéon-Sorbonne". Ho lavorato come articolista, content creator e intervistatore per "MilanoSud" (2021), "Melegnano Web TV" (2020/21) e "Aracne TV" (2020). Sono stato finalista premiato al premio "Nabokov" (dicembre 2021). Per ogni altra informazione (libri, critica musicale, conferenze tenute, riconoscimenti letterari), ecco il mio sito: "www.stefanochiesascrittore.it" Grazie :D
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