La poesia di Ernesto R. del Valle ha molto da dire sia per un pubblico laico, sia per un pubblico competente; è una poesia intimista, ma anche attuale. Questi versi parlano delle relazioni con se stesso e con il mondo, senza mai perdere di vista l’umanità.
La poesia affronta temi esistenziali, che trovano la via per una poetica originale. Dalla narrazione poetica che caratterizza questi versi ben si può cogliere la tradizione letteraria delle origini cubane di Ernesto. Le parole sono un mezzo di conoscenza di sé stessi e di comunicazione e fratellanza con gli altri e sono anche un modo di indagare l’ignoto che vive dentro ciascuno di noi. Dal punto di vista metrico questa lirica è composta da versi liberi di lunghezza media. La protagonista assoluta è la parola “nuda” usata con semplicità.
CREDENZIALI.
(Traduzione di Yuleisy Cruz Lezcano)
Coloro che non mi conoscono penseranno
che mi sono perso nella demenza
e interagisco con folletti e fantasmi
o macchio le pareti d’inchiostro.
Penseranno che parlo da solo
e non che non rispondo alle chiamate.
Sospetteranno che io sia uno sciocco
parlando in silenzio con le stelle.
Verranno fatte delle congetture
se conservo dei sogni nel portafoglio.
Se in plenilunio, mi viene voglia di ballare
accanto ai lupi,
ululando dietro alle femmine.
Chi mi vede, senza dubbio
cercherà di seguire le mie orme
fino a rimanere alienato
e senza memoria dietro i miei passi,
perché del catrame sono fuggitivo
e le spine non le conservo
nemmeno in aceto.
Di qualcosa possono essere sicuri.
le mie mani aiutano
chi chiede aiuto.
Il mio cuore, anche se stanco,
pulserà per sempre
tirando verso la vita,
la donna avrà il suo spazio attivo per il volo,
senza visto cancellato
né il passaporto
viziato nella ignavia.
CREDENCIAL
Quienes no me conoce pensarán
que estoy perdido en la demencia
y me relaciono con duendes y fantasmas
o mancho las paredes de tinta.
Creerán que hablo solo
y no contesto las llamadas.
Sospecharán que soy un tonto
hablando en silencio con los astros.
Se harán conjeturas sobre
si almaceno sueños en el portafolio.
Si en plenilunio, me da por bailar
junto a los lobos,
aullando tras las hembras.
Quien me vea, sin dudas
pretenderá seguir mis pasos
hasta quedar enajenado
y sin memoria tras mis pasos,
porque del alquitrán soy fugitivo
y las espinas no las conservo
ni en vinagre.
De algo sí podrán estar seguros.
Mis manos ayudan
al que pide ayuda.
Mi corazón, aunque cansado,
pulsará por siempre
tirando hacia la vida,
la mujer tendrá su espacio
activo para el vuelo,
sin visas canceladas
ni el pasaporte
viciado en la desidia.
Ernesto R. del Valle
Cuba. STATI UNITI D’AMERICA.
Insegnante, Laurea in Educazione Spagnola e Artistica.
Nell’aprile 2007 ha fondato la rivista GUATINÍ1 in formato digitale.
Ideatore nel 2009 del Decineto, fusione della Decima e del Sonetto. Nel dicembre 2022 crea la filastrocca mista Pernesto, entrambe considerate moderne strutture poetiche neoclassiche.
Il suo lavoro appare generalmente sul blog, alaspalabras, su WordPress.
I suoi testi sono stati antologizzati in volumi.
Ha pubblicato poesie e racconti sia per bambini che per ragazzi e adulti.
Il suo lavoro è stato pubblicato in italiano, ungherese, tedesco, portoghese e galiziano.
Risiede negli Stati Uniti d’America.
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