ESPRIT DE GEOMETRIE, ESPRIT DE FINESSE
Questa celebre distinzione proposta da Pascal è spesso fraintesa. In tutto il corpus pascaliano ci sono solo due frammenti su questo tema. Si può consultare l’edizione Bompiani delle opere complete con i testi a fronte.
Vanno precisate alcune cose.
Gli spiriti in realtà sono tre: geometria, giustezza e finezza.
Lo spirito è una sorta di intuizione educata che serve per individuare i principi. Pascal ha in mente un modello abbastanza aristotelico di sapere: assiomi e deduzioni.
In alcuni ambiti i principi sono numerosi e difficili da distinguere. E qui occorre lo spirito di finezza per coglierli. In effetti stiamo parlando di cose umane, ma il sapere umanistico non è organizzato in modo diverso da quello naturalistico: assiomi e deduzioni. Il cuore qui non c’entra.
In alcuni ambiti i principi sono numerosi – meno che in quello umano – ben distinti, ma lontani dal senso comune. Questo è il caso della geometria. Qui lavora lo spirito di geometria.
A volte, però, i principi sono pochi, e occorre fare lunghe deduzioni, come nel caso della fisica.