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Lucca torna al Premio Strega con Paolo Buchignani autore del libro “L’orma che passi perduti” e l’editore Andrea Giannasi, candidati dagli Amici della Domenica.

L’ultima volta per un lucchese era stata nel 1974 quando a vincere il prestigioso Premio fu Guglielmo Petroni con “La morte del fiume” edito da Mondadori. Lo aveva preceduto nel 1962 Mario Tobino con “Il clandestino” (sempre Mondadori).

Spetta ora al Comitato direttivo del premio – composto da tra gli altri da Ernesto Ferrero, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Dacia Maraini, Melania G. Mazzucco (presidente), Gabriele Pedullà, Marino Sinibaldi, Antonio Scurati – scegliere i 12 titoli che si disputeranno l’edizione 2022.

Grande la soddisfazione di Paolo Buchignani e di Andrea Giannasi per un risultato storico raggiunto grazie ad un libro che racconta Lucca e il suo territorio.

Paolo Buchignani è conosciuto come docente di Storia contemporanea presso l’Università per Stranieri «Dante Alighieri» di Reggio Calabria e ha numerose pubblicazione di saggi. Tra queste: “Un fascismo impossibile. L’eresia di Berto Ricci nella cultura del ventennio” (Il Mulino, 1994); “Fascisti rossi. Da Salò al PCI, la storia sconosciuta di una migrazione politica 1943-53” (Mondadori, 1998); “La rivoluzione in camicia nera. Dalle origini al 25 luglio 1943” (Mondadori, 2006).

Andrea Giannasi è l’editore di Tralerighe il marchio editoriale indipendente nato a Lucca nel 2013 che ha al suo attivo oltre 300 titoli pubblicati.

Del romanzo di Buchignani selezionato allo Strega avevano già parlato Romano Bilenchi: «Questo è uno che guarda agli uomini e alle donne con la realtà con cui sono fatti, fino in fondo, e ne trae quella vita che era il massimo pregio dei vecchi scrittori russi e di tutti gli scrittori che hanno contato e che contano». Geno Pampaloni: «A me sembra che la sobria malinconia e la musicale scrittura toscana siano qui notevoli». Franco Fortini: «La sua prosa e i suoi temi sono intonati a quarant’anni fa oppure a una società di lettori avvenire e augurabile».

L’orma dei passi perduti” raccoglie cinque racconti e un romanzo corale. La vita, la morte, l’amore, le inquietudini del nostro tempo e di ogni tempo in una Lucca poi non così tanto lontana.

«Avevo già vinto premi grazie ai miei saggi, ma la candidatura allo Strega – ha ricordato Buchignani – premia un lavoro che anche Tobino molti anni fa aveva incoraggiato e sostenuto».

«Entrare al Premio Strega – ha ricordato l’editore Andrea Giannasi – significa vedere riconosciuto il lavoro che da anni stiamo portando avanti con Tralerighe. Un lavoro frutto della passione e dell’impegno di molti che certifica la qualità della ricerca. Dedico questo piccolo passo a tutte le persone che hanno messo la loro pietra d’angolo in questo progetto».

Ora è tanta l’attesa per vedere se Paolo Buchignani riuscirà a raggiungere la finale dei dodici magnifici libri d’Italia.

News Reporter
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