
GIOIA
Non c’è posto
neanche per il mio respiro
questa sera
Non ci sta
La mia pelle
confine geografico
di due mondi
elettrizzata frigge ubriaca
per tenere a bada
gli indisciplinati sensi
Sentinella dal filo di seta spinato
dal compito ingrato
di proteggere la nostra anima
[…]
In questa silloge, pubblicata a febbraio 2025, Valentina Lucchi ha dato forma a un’opera di una profondità emotiva luminosa, in cui l’amore travolgente per la vita brucia di una vitalità che contamina chiunque inizi a leggerne anche solo brevi parti. Spirali di bellezza leggera, ma allo stesso tempo avvolgenti e resistenti come fili di seta, si posano sul lettore, che si trova legato a un insieme di sentimenti che si imprimono immediatamente nella sua mente e nel suo cuore. Si delinea un’alchimia di significati e significanti che si mescolano con delicatezza e forza nelle parole scelte da Lucchi.
LUCCIOLE
Quando impareremo
lasceremo fluire gli eventi
così come il letto del fiume
la sua acqua
Allora
saremo davvero felici
Camaleonti della vita
non temeremo
nessun predatore
Sapremo
come non aspettare
per essere davvero presenti
[…]
Qui si sente la chiarezza d’espressione che non è semplicità di pensiero, anzi il suo esatto contrario. La levigata scelta della “postura” delle parole sul foglio rende le composizioni poetiche di Lucchi “luminose”, fulminee e dirette come frecce che con precisione millimetrica colpiscono il centro della nostra sensibilità e capacità di sentire il dolore e l’angoscia, ma al contempo la forza di resistenza e di resilienza di tutte le esistenze e di ogni singola vita, con un messaggio che arriva a immetterci nel significato universale del Tutto.
TRAMORTITI
Il sonno e l’amore
hanno lo stesso colore
Letto arancione
autunno avvolgente
dove deporre le armi
Il sonno e l’amore
hanno lo stesso torpore
[…]
“Il sonno della ragione genera mostri” si legge nel cartiglio a lato del tavolo su cui si è appoggiato, per dormire, il personaggio rappresentato nel 1797 da Francisco Goya in una delle sue opere più famose. Il sonno di cui parla Lucchi genera invece amore cosciente, che sa con certezza a chi si rivolge: alla vita, alla gioia di esserci, di esistere, forza che straripa, dopo avere abbandonato le armi, anche da un letto arancione d’ospedale, in una giornata uggiosa d’autunno.
L’immagine di copertina, olio su tela di Loris Pasini, che ha firmato anche la Presentazione della silloge di Lucchi, attraverso i suoi colori e giochi di luce che ammantano un nudo di figura femminile riflette, come in un gioco di detto e non detto, ciò che le pagine successive si apprestano a svelare, ma solo a chi saprà mettersi in ascolto e riuscirà a cogliere la profondità delle parole della poeta, che ha narrato in versi il suo amore per la vita.
Grazie chiarissima scrittrice e pregnante poetessa e cara amica Donatella per la pregnante recensione del libro Viaggio di ritorno della brava e finissima poetessa cesenate Valentina Lucchi.