Un animale selvaggio

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“Un animale selvaggio” di Joel Dicker è stato il libro più venduto del 2024 e, come spesso succede per i bestseller, è stato oggetto di parecchie critiche.
Le recensioni che ho letto sul web – la maggior parte negative o assai tiepide – mi hanno riportato alla mente i commenti dei lettori su «La vita intima» di Ammaniti, un romanzo bersagliato da critiche pressoché unanimi. Se ben ricordo, proprio i fan più accaniti di Ammaniti avevano manifestato la maggiore disapprovazione, delusi e quasi offesi da un’opera ritenuta imparagonabile ai libri più famosi («Ti prendo e ti porto via» e «Io non ho paura», in primis; ma anche «Io e te» e «Che la festa cominci»). Sono d’accordo sul fatto che Ammaniti e Dicker non abbiano sfornato adesso le loro opere migliori, ma non trovo per nulla disprezzabile la loro produzione più recente.
In conclusione, non mi sento affatto tradito da “Un animale selvaggio”: giudico anzi “eccellente” il modo in cui l’autore ginevrino ha saputo gestire flashback e colpi di scena, e approvo incondizionatamente il suo tentativo di creare suspense evitando di piazzare il solito 0micidi0 nei capitoli iniziali e rinunciando ad annegare le pagine nel sangue (una delle critiche più frequenti dei lettori è stata per l’appunto: non succede niente).
Per me, invece, è un sì!

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Da giugno 2024 sono consigliere comunale di maggioranza della mia città (Robbio Lomellina) e presidente della medesima Biblioteca civica. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelPaper, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023; Il Turismo al tempo del Covid-19, Youcanprint Editore, 2024. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne. Nel 2024 mi sono aggiudicato il Premio Nazionale di Filosofia, con il volume: Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelPaper, 2022.

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