«A.gesilao» è una splendida immersione nella storia del mondo greco in età classica, che invita il lettore ad un eccezionale incontro con la figura di Agesilao, il grande condottiero spartano vissuto nel periodo delle guerre del Peloponneso, ed eroe battuto nelle battaglie di Leuttra (431 a.C. – 371 a.C.) e di Mantinea (362 a.C.).
Pur nell’intenzionale ricerca della semplicità espositiva, Domenico Polito non ci offre un semplice racconto di vicende umane e di guerre. Ispirato direttamente e unicamente alla biografia dell’Agesilao di Senofonte, il lavoro dell’autore si rispecchia in una prospettiva letteraria che abbraccia più direttive e apre ad un genere letterario finora inesplorato. L’unità testuale presenta pertanto un metro sintattico corrispondente a un linguaggio che si richiama al lessico dello scrittore greco; per questo è intenzionale l’impostazione paratattica corredata di elementi classicheggianti, così come la scelta di intercalare estratti dell’Agesilao nell’intero corpo del testo, dove privilegia l’elemento reale a discapito del fittizio.
Nuova è la struttura del libro, modulata su sequenze dinamiche (presenti nella prima parte dell’Agesilao) contrapposte a sequenze riflessive (presenti nella seconda parte dell’Agesilao) che trovano un giusto equilibrio nella narrazione; una struttura definita inoltre dall’uso massiccio di note di contenuto che anticipa, riassumendolo, l’ingresso paratestuale ricco di finestre aperte (altro elemento identitario del neo genere letterario) sulla conoscenza del Kosmos (ordine) spartano.
Se l’esordio del libro poggia sulla premessa di dover sfatare tanti luoghi comuni sulla presunta rozzezza, ignoranza e crudeltà degli spartani, le finestre aperte sulla società spartana e la condizione femminile premiano il lavoro di una ricerca incessante dell’autore e confermano l’«A.gesilao» come modello di riferimento per un nuovo sottogenere letterario real del romanzo storico. (Il libro è uscito nel 2023 per la “Collana Xiphos” che accoglie i libri marcatamente identitari – e di “punta” – della Leonida Edizioni).
DOMENICO POLITO è nato e residente a Reggio Calabria.
Dirige la Leonida Edizioni dal 2006.
E’ laureato in Filosofia e Storia presso l’Università degli Studi di Messina nel 2003.
Docente e coordinatore del corso di approfondimento universitario per redattore di casa editrice (Università Dante Alighieri di Reggio Calabria) e Organizzatore del Premio Letterario Internazionale “Gaetano Cingari” e del Premio Letterario Internazionale “Rocco Carbone”.
Da scrittore ha pubblicato «Sparta» (Leonida Edizioni 2007) e «A.gesilao» (Leonida Edizioni 2023).
E’ ideatore ed organizzatore di Xenia Book Fair – La Fiera Nazionale (sull’Accoglienza) del Libro all’Aperto di Reggio Calabria. Nel 2024 gli è stato conferito dal Ministero alla Cultura della regione di Adjara, il titolo di ambasciatore alla cultura georgiana per la regione Calabria.
GIULIANA DONZELLO è nata a Venezia, dove ha conseguito la laurea in Lettere e successivamente si è specializzata all’Università di Firenze. Ha affiancato fin dall’inizio della sua carriera l’attività di docente a quella di ricercatrice, collaborando con il Dipartimento di Storia e Critica delle Arti Contemporanee dell’Università di Venezia e con il Settore Arti Visive della Biennale veneziana.
Ha pubblicato diversi saggi sull’arte. Dal 2008 si dedica alla narrativa e alla poesia ottenendo molti riconoscimenti a livello internazionale. È stata insignita di importanti premi, tra cui il Premio Dickens Book Award, il Premio Salvatore Quasimodo, il Premio Maria Cumani Quasimodo, il Premio Astrolabio, il Premio Biennale di Milano 2023, il Premio Margherita Hack 2023” e il “Premio Jacopo Da Ponte 2024”; il Premio Spoleto, 2024; il Premio Canaletto, 2024; il “Premio Arte Biennale”, Venezia 2024; la Menzione Speciale ad Art Symposium 2025, per meriti artistici.
Diversi suoi testi sono riportati in antologie, riviste, cataloghi, quotidiani e dizionari di scrittori e poeti contemporanei (“La stagione delle cicale“, “Fiori di sale“, “L’altana“, “Il tre periodico“, “LOstatismo ultima impronta del Novecento“, “L’accusa del tempo“, “Chrysalises“, “Topografie di memorie“, “Il silenzio delle cetre“).
Bell’incontro su un tema poco trattato, a torto, qual’e’ il mondo spartano che, a quanto pare, non era solo vir ma anche sensibilita’ tutta al femminile.