Le guerre preziose

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“Forse io, Klaus e Louisa vinceremo insieme l’ultima battaglia delle nostre guerre preziose, sfonderemo il silenzio a colpi di lancia, brandiremo in tre uno scudo comune. Poi livelleremo le macerie, in famiglia. La nostra sorellina ci sorriderà da dietro la finestra, sola e trasparente nella grande Casa fredda”.

Cosa succede quando rimaniamo così attaccati a un passato che non c’è più? Quando la casa non è più casa ma diventa una gabbia dalla quale non vogliamo uscire?
In “Le guerre preziose” abbiamo la protagonista, una donna anziana, ossessionata dai momenti felici della sua infanzia, che decide di passare tutta la vita nella grande casa di famiglia, associandola a un’epoca piena di gioia. Un luogo che la rendeva spensierata e l’ha legata a un ricordo quasi ossessivo di un tempo perfetto dal quale non bisogna crescere, uscirne, lasciare entrare quelli che possono essere i nuovi bambini che corrono per quelle stanze, perché tutto questo è vissuto con rivalità e gelosia da parte della donna, nei confronti della sua gioventù e di quella Casa enorme. L’ossessivo ricordo dell’infanzia e di come tutto era perfetto da bambini, l’ha portata a scacciare chiunque cercasse di entrare in quel legame, respingendo con violenza qualsiasi incursione. Mi ci sono ritrovato molto nel concetto di “casa”, nella ricerca dolorosa dei luoghi e dei giochi d’infanzia e la delusione nel ritrovare tutto cambiato e i bambini di allora cresciuti. Crescere vuol dire anche questo, capire che quello che cerchi non lo ritrovi più fuori, lo trovi dentro di te, nei tuoi luoghi di te bambino, e che la bellezza di ogni età la puoi sempre trovare. Non sono riuscito a trattenere una lacrima alla fine, davanti a questa anziana signora che stringe a sé le chiavi, arresa a vivere questo ennesimo lutto nel lasciarsi dietro di sé la casa e con lei tutti i fantasmi.

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Da giugno 2024 sono consigliere comunale di maggioranza della mia città (Robbio Lomellina) e presidente della medesima Biblioteca civica. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelPaper, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023; Il Turismo al tempo del Covid-19, Youcanprint Editore, 2024. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne. Nel 2024 mi sono aggiudicato il Premio Nazionale di Filosofia, con il volume: Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelPaper, 2022.
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