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Tratto dal libro “Hablo con Dios; la muerte nunca tiene prisa”, Casa Editrice Buenos Aires Poetry, 2024

PARLO CON {DIO}

[Mi risponde che mi concede l’eco del dubbio.

Abbraccio di nuovo il mito,

a quella sostanza che si prolunga ontologicamente,

le espongo i tessuti

delle inquietudini

e si pronuncia l’ego trascendentale,

senza che nulla del presente

possa dissuaderlo…

Sono stata qui prima,

Ho portato con me i miei pensieri.

Mi sono tormentata con la struttura degli anni.

Opera l’agitazione del ricordo.

E una smorfia successiva batte.

La clessidra non ignora il brusio

di ogni scena cognitiva.

C’è una chiusura in gola

che riversa i desideri.

È sempre giorno quando la velata notte lo raggiunge.]

HABLO CON {DIOS}

 [Me responde que me concede el eco de la duda.
Me abrazo al mito de nuevo,
a esa sustancia que se prolonga ontológicamente,
le expongo los tejidos
de las inquietudes
y se pronuncia el ego trascendental,
sin que nada del presente
pueda disuadirlo…

Yo he estado aquí antes,
traje conmigo mis pensamientos.
Me perseguí con la estructura de los años.
La agitación del recuerdo opera.
Y una mueca sucesiva late.
La clepsidra que no desatiende el murmullo
de cada escena cognitiva.
Hay un encierro en la garganta
que vierte los deseos.
Siempre es de día
cuando la velada noche lo alcanza.]

Critica poetica: E’ una grande emozione annunciare la pubblicazione del nuovo libro di María Calle Bajo «Hablo con Dios; la muerte nunca tiene prisa» («Parlo con Dio; la morte non ha mai fretta») edito dalla Casa Editrice Buenos Aires Poetry.

La poesia di María ha molteplici volti, tutti inconfondibili. Questo libro però, possiede una forza singolare, nelle scelte nei velati dubbi e domande. È un intenso dialogo con l’esistenza. Nell’immediato, leggendo pochi versi, si sente l’energica impressione che non dobbiamo abbandonarlo mai, nemmeno dopo averlo letto per intero. È un libro che senza altro resterà nella memoria; memoria di oggi e di quella che verrà. Si può dire che non é un libro ingenuo né innocente, è stato creato da conflitti essenziali, che abbiamo conosciuto tutti. Credo che l’autrice l’abbia creato per lasciare testimonianza del cammino interiore. Con voce molto sua, Calle Bajo arricchisce la lirica ispanica verso l’interno, in cerca dell’essere profondo, con un dialogo diverso, con cui la poeta dona la sua metafisica, chiedendosi sul destino delle sue decisioni e dei suoi giudizi, siano essi mondani o desiderosi di assoluto, terrestri nel senso più puro o di una geometria perfetta: ci fa ragionare sull’amore terrestre e sulla contemplazione del divino, oltreché sulla permanenza davanti alla Verità Suprema. È davvero ammirevole la ricchezza di questa raccolta e il lettore mi darà ragione quando si siederà a leggere “Hablo con Dios, la muerte nunca tiene prisa”.

di Yuleisy Cruz Lezcano

María Calle Bajo è una creatrice spagnola che vive a Salamanca. Nel suo ruolo educativo ha fatto parte dell’area I+D+i dei Corsi Internazionali dell’Università di Salamanca, dove ha studiato Filologia Ispanica, Magistero e frequentato Masters specializzati nell’insegnamento. L’autrice incentrata sull’insegnamento dello spagnolo come lingua straniera fuori dell’Università, si è proiettata verso ricerche in ambito gnoseologico letterario a partire dai presupposti del Materialismo Filosofico di Gustavo Bueno (1924-2016), che si articolano in un’opera fondamentale  nella sua formazione personale, accademica e professionale, la Critica della ragione letteraria (2017) di Jesús G. Maestro. L’autrice, in generale, costruisce la sua opera a partire da un profondo e continuo impegno nella ricerca e nello studio dell’eredità letteraria e filosofica, la cui tradizione ispano-greco-latina ha formulato il gene delle lettere ispaniche e, inoltre, in particolare, prevale come aspetto intellettuale chiave della costruzione della sua poetica, teoria e critica letteraria. Calle Bajo non si limita al campo poetico, ma la sua prosa esercita la nota dominante di un insolito lirismo di portata acuta, sfida che si rivela come pulsione concettualizzata. La casa editrice Buenos Aires Poetry ha pubblicato parte della sua produzione poetica: Semillas (2020), Calíope (2021) e la sua ultima raccolta di poesie, Medallón (2022), e recentemente Hablo con Dios. La morte non ha mai fretta (2024).

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