In Italia si contano oltre 1500 premi letterari. Enti, associazioni, editori, semplici privati, negli anni hanno dato vita ad una immensa rete che fa del nostro paese un vero e proprio premificio. Non mancano però le polemiche che non lasciano indenni nessuno: dallo Strega al Campiello, dal Viareggio-Repaci al Calvino, e fino al più piccolo e neonato premio. Naturalmente ad essere scontenti sono proprio gli autori che cercando visibilità si augurano di vincere e di emergere tra tanti che sgomitano. C’è chi vorrebbe ridurli, chi ne vorrebbe di più, chi li vorrebbe tutti gratuiti, chi lo vorrebbe con giurie più attente, chi vorrebbe più premi in denaro, chi vorrebbe vincerli tutti e diventare famoso. Naturalmente non è un sistema semplice ma una cosa è importante sottolinearla: meglio avere tanti, tantissimi premi, piuttosto che poche realtà chiuse e controllate. La quantità infatti permette alla fine di trovare premi di qualità seri e trasparenti. Tra questi senza dubbio opera ormai da quasi vent’anni il Premio Nabokov. Una realtà che opera in Salento e che negli anni ha dimostrato di leggere, valutare e premiare i libri senza guardare ai nomi o ai marchi editoriali. Nessuna tirata di giacca, nessuna raccomandazione, nessuna “marchetta” o favore. Al Nabokov i libri li leggono. Come facciamo a dirlo? Chiedete a chi è andato fino a Novoli ed è salito sul palco del teatro comunale. Chiedetegli se ha avuto, anche solo per un istante, la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di poco serio. Di preconfezionato. Chiedetegli se la giuria ha letto il suo libro. Chiedetegli se in mezzo a tante esperienze quella del Nabokov è stata sicuramente una delle migliori.
Il segreto del Premio Nabokov? Lo abbiamo scritto. La lettura. Sì perché i premi letterari sono fatti per leggere, valutare, considerare, comparare, amare e alla fine premiare i libri.
Semplice (ma nel nostro paese in realtà molto complicato) perché fatto con passione e professionalità.
Ma perché in Italia ha così successo il premio Nabokov e perché si chiama così?
Istituito nel 2006, il premio prende il nome dallo scrittore russo Vladimir Nabokov, autore di capolavori come “Lolita” e “Fuoco Pallido”. La scelta del nome riflette un aspirazione all’eccellenza letteraria e un omaggio a un autore di fama internazionale noto per la sua prosa sofisticata e la sua capacità di esplorare la complessità della mente umana. A differenza di molti altri premi, il Nabokov, accoglie sia autori affermati e sia autori esordienti, offrendo a questi ultimi, una piattaforma per emergere nel panorama letterario. Altro elemento di nota, il Nabokov si distingue per la sua attenzione a una vasta gamma di generi e stili letterari, premiando una varietà di opere letterarie che spaziano dalla narrativa, saggistica e poesia. Questa versatilità rappresenta un punto di forza del Nabokov, in quanto riesce ad attrarre un ampio spettro di autori e opere.
critici e lettori, contribuendo a creare una comunità letteraria vivace e partecipativa.
Ecco quindi un premio al quale partecipare: Il Premio Nabokov.