4° Colloquio Internazionale di Poesia e Filosofia in Messico, Comunicato stampa

Aprile 13, 2024

Nel 2024, il Colloquio Internazionale di Poesia e Filosofia, fondato e diretto dallo scrittore messicano Ulises Paniagua, giungerà alla sua quarta edizione. Con 15 paesi partecipanti e più di 100 ospiti, offrirà letture di poesie (in presenza e virtuale), musica, discorsi programmatici,…

RASHOMON E COSÌ È SE VI PARE

RASHOMON E COSÌ È SE VI PARE

Aprile 9, 2024

Hanno ragione Pirandello e Kurosawa. È proprio difficile stabilire come siano andate le cose nei fatti umani. Ognuno racconta la storia nel modo che più lo soddisfa, sia materialmente che emotivamente. Tuttavia, accettato il fatto che le storie vengono raccontate mediante un linguaggio umanamente comprensibile e quindi che sono storie per noi, resta il fatto che una versione obbiettiva dei fatti c’è sempre. È nostro difficile compito stabilire la storia vera. Essa ha valore morale, giuridico e medico. Morale, perché si capisce chi ha fatto cosa e con quali intenzioni. Giuridico, perché si individuano i crimini e i criminali. Medico, perché si comprende quale sia veramente la situazione di un paziente psichiatrico al di là di quello che raccontano lui, i suoi parenti e i suoi amici.

ANNA DAI CAPELLI ROSSI

ANNA DAI CAPELLI ROSSI

Aprile 6, 2024

“Anna dai capelli rossi” è un classico intramontabile, ma c’è di più di quello che sembra! Questo libro, famoso per la sua dolcezza, nasconde anche alcuni argomenti repressivi e sessisti tipici della sua epoca. Ma non preoccuparti, possiamo ancora apprezzarlo con un po’ di ironia e leggerezza!

Nel libro sono presenti alcuni argomenti che potrebbero urtare la sensibilità attuale, come ad esempio la visione tradizionale dei ruoli di genere, la discriminazione basata sull’aspetto fisico e la limitazione delle opportunità per le donne. Tuttavia, è importante considerare il contesto storico in cui è stato scritto il libro e apprezzarlo per la sua bellezza letteraria e il suo impatto culturale.

Notevoli, invece, i personaggi femminili forti e indipendenti che sfidano gli stereotipi di genere dell’epoca. Ecco alcuni esempi:

1. Anne Shirley: La protagonista stessa, Anne, è un personaggio vivace, intelligente e pieno di immaginazione. Nonostante le difficoltà che affronta nella sua vita, Anne dimostra una grande determinazione e una mente aperta. È una ragazza che cerca di realizzare i suoi sogni e di trovare il suo posto nel mondo.

2. Marilla Cuthbert: La tutrice di Anne, Marilla, è una donna forte e risoluta. È una figura materna per Anne e la guida nella sua crescita. Marilla è indipendente e gestisce la fattoria Green Gables da sola, dimostrando una grande forza e capacità di adattamento.

3. Diana Barry: L’amica intima di Anne, Diana, è un personaggio dolce e leale. Nonostante le aspettative sociali dell’epoca, Diana dimostra una grande amicizia e sostegno verso Anne. È una ragazza intelligente e determinata, che segue i suoi sogni e si impegna per raggiungere i suoi obiettivi.

“Di un’altra voce sarà la paura” di Yuleisy Cruz Lezcano

Aprile 4, 2024

Nelle profondità della notte, mentre il respiro si fa lento e il cuore sussurra nelle ombre, le parole di Yuleisy Cruz Lezcano danzano come fiamme sfuggenti, scolpite nell’ardore di una realtà avvolta dal mistero. Queste poesie, immerse nell’incendio della vita vissuta e…

LA CRISI DELLA NARRAZIONE

LA CRISI DELLA NARRAZIONE

Aprile 2, 2024

Arriva sugli scaffali delle librerie italiane “LA CRISI DELLA NARRAZIONE. INFORMAZIONE, POLITICA E VITA QUOTIDIANA”, l’ultima riflessione, acuta e pungente, del filosofo coreano Byung-Chul Han, lucido critico del neoliberismo.

In questo ultimo saggio, edito nella collana Stile Libero Extra di Einaudi, il filosofo riflette sulla compostezza della narrazione, su come il raccontarci, il creare storie e il disegnare miti abbia caratterizzato la nostra specie umana – lo diceva anche lo storico israeliano Yuval Noah Harari in “Sapiens. Da animali a dei”, ricordate? – e su come l’approccio capitalistico abbia pregiudicato anche questa nostra capacità riducendola a mera, additiva informazione.

“Le narrazioni sono in crisi da tempo – chiarisce Byung-Chul Han tra citazioni di Walter Benjamin, Martin Heidegger e Jacques Lacan e intrusioni di Charles Baudelaire, Hanna Arendt, Immanuel Kant e Novalis -. Da bussole capaci di dare senso alla nostra esistenza collettiva sono ormai diventate una merce come tutte le altre.

Ridotte ad ancelle del capitalismo, si trasformano in storytelling e lo storytelling, ormai ubiquo, scade nella pubblicità, nel consumo di informazioni.

L’accumulo di notizie ha preso il posto delle storie.

Dati e informazioni però frammentano il tempo, ci isolano e ci bloccano in un eterno presente, vuoto e privo di punti di riferimento”.

Un intricato empasse perché “vivere è narrare – continua il filosofo a pagina 110, a chiosa del saggio -. L’essere umano, in quanto animal narrans si distingue dagli altri animali per il fatto che narrando realizza nuove forme di vita. La prassi narrativa ha la forza del nuovo inizio. Ogni azione che avvia una trasformazione del mondo presuppone una narrazione.

Lo storytelling di contro conosce solo una forma di vita, quella consumistica.

Lo storytelling racconta storie per vendere storie e per questo non è capace di tratteggiare forme di vita completamente differenti”.

“Quello che ci manca oggi – afferma Byung-Chul Han – sono proprio le narrazioni che aprono un futuro, le narrazioni che ci aprono alla speranza”.

Forse, a proposito di narrazione, qualcuno (noi?) dovrebbe metterci un punto. E iniziare un nuovo capitolo.

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