“BAGASC “di Alessandra Cotoloni (Armando Editore)
Aprile 27, 2024Online il nuovo bando: www.premionabokov.com
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“E io scrivo,ostinatamente scrivo,sulla foschia dei vetri,sopra fogli invisibilidi libercoli eterni.”In queste parole, tratte dalla poesia che dà il titolo alla silloge “Il vagone bianco” di Anna Raviglione, ho scorto il senso ultimo, l’essenza più intima che genera la voglia di continuare…
Erano anni che desideravo accostarmi alla narrativa di Alice Munro, vincitrice di tutti i maggiori premi letterari e considerata un’autentica maestra nell’arte del racconto (forma letteraria che adoro). L’occasione buona mi si è presentata grazie a un volumetto – pubblicato qualche anno fa in supplemento al Sole 24 Ore – che contiene due racconti dell’autrice canadese: «Il ponte galleggiante» e «Ortiche». Definire «deludente» la mia prima impressione è un pietoso eufemismo. Le due storie – rigorosamente prive di trama – vivono di spunti desolati, situazioni patetiche, personaggi tristissimi e interminabili descrizioni (persino l’odore di un sandalo di plastica a contatto con i piedi sudati della protagonista ci viene descritto con indesiderata dovizia di particolari). Di cosa si parla nei due racconti? Di malattie, di scritte sui muri di persone sole e arrabbiate con la vita, di una donna che fa la chemio, di un uomo che lavora con giovani detenuti, di persone emarginate che vivono in desolanti bidonville, di un uomo che durante una manovra stira il figlioletto con la propria auto… probabilmente, se Il Sole 24 Ore avesse deciso di inserire un terzo racconto, la Munro ci avrebbe “deliziato” con le vicende di famiglie disfunzionali, nonni in carrozzina, genitori separati, figlioletti con bromidrosi plantare, cani affetti da cimurro (…) Che fare? Concedo una seconda chance a colei che Franzen ha definito «La più grande narratrice vivente del Nord America» oppure prendo atto che la narrativa di Alice Munro fa a pugni con la mia sensibilità estetica? Forse è meglio che lasci le opere della Munro all’Accademia Svedese e agli Adelphiani, e che torni a godere con le storie di Roald Dahl, King, Buzzati, Camilleri…
“W Garibaldi” di Elena Martinelli (Tralerighelibri Edizioni), romanzo inedito finalista al Premio Nabokov, da oggi in libreria. Acquista Il bando della nuova edizione del Premio Nabokov è online
È recentemente scomparso a Milano, all’età di 82 anni, il Maestro Maurizio Pollini. Nel presente articolo, si tenterà di mostrare l’eccellenza assoluta, raggiunta in svariate sue registrazioni (sempre, con la “Deutsche Grammophon”). Bisogna precisare, anzitutto, che Pollini è nato e cresciuto in…
“Inferno” di Francesco Abate, finalista per la sezione di poesia edita al Premio Nabokov 2024. Online il nuovo bando: www.premionabokov.com
L’ESTRATTO Un amo cade in profondità con l’esca della speranza le persone tirano la lenza pescandosi da sole quel dolore si chiama disperazione. La vita è un cammino verso il vuoto il vuoto non è mai fuori ogni credente prega nel senso…
“Le lunghe ombre fredde”, l’ultimo romanzo di Eraldo Baldini, è un libro potente, forte, che ti stringe nella “morsa” della sua lettura fino all’ultima pagina. Non riesci a lasciarlo per tanto tempo sulla scrivania senza prenderlo in mano. I personaggi, non appena…
“Ho chiuso con te” edito da Guida porta la firma della scrittrice Emanuela Esposito Amato. Un romanzo coinvolgente che va a esplorare e ad affrontare i temi legati all’ambiente familiare e la ricerca della propria identità. Un libro che attrae e incuriosisce i lettori sin dalle prime pagine, un romanzo che va ad avvicinarsi anche al mondo del thriller e del giallo grazie alla tensione e al pathos che trasmette. L’ambientazione è quella di Caivano, una zona di Napoli vittima di degrado e di abbandono
L’appuntamento annuale veneziano del Festival Internazionale di Poesia Palabra en el mundo ha raggiunto la sua XVIII edizione. Il Festival veneziano è legato al Festival dell’Avana, La rivista Isla Negra e Project Cultural del Sur e si svolge in contemporanea nel mese…