La sala professori è un film tedesco presentato al 73º Festival internazionale del cinema di Berlino per la regia di İlker Çatak, in questi giorni nelle sale italiane. Un ritratto duro e realistico delle dinamiche che nascono all’interno di una scuola. Una serie di furti nell’edificio scolastico innesca il gioco di relazioni tra i personaggi del film. Dimenticatevi di vivere una storia tranquilla; nel tempo del lungometraggio la tensione non abbandona mai lo spettatore. Non c’è tempo per distrarsi; i dialoghi serrati tengono appesi alla trama che non presenta quello che si vede veramente. La sceneggiatura, scritta dallo stesso regista con Johannes Duncker, approfondisce la psicologia dei personaggi in modo perfetto, mostrandoci i giochi di potere tra professori, tra la dirigente scolastica e i professori, tra professori e alunni, sottolineando come sono sempre quest’ultimi a essere additati come colpevoli. All’interno della scuola nessuno ha dubbi che la sequela di furti sia opera di qualche studente, pronto a vendicarsi per brutti voti o per altre incomprensioni. La colpa non può stare dalla parte dei professori, concentrati a puntare il dito contro una realtà che non esiste, perdendo di vista il loro ruolo educativo. Ma una professoressa decide di andare a fondo di quei furti ed ecco che agli spettatori si apre un mondo che lo accompagnerà fino alla fine del film. Raccomandato, da non perdere, perché non è solo la scuola di cui parla la trama, ma sono anche i rapporti tra noi umani a essere messi in discussione.
La sala professori
Andrea Mauri
News Reporter
Andrea Mauri è nato nel 1966 a Roma.
Lavora in Rai e si occupa dell’archivio multimediale presso Rai Teche.
Ha pubblicato il romanzo mickeymouse03 (Alter Ego, 2016), due racconti lunghi nel libro L’ebreo venuto dalla nebbia (Scatole Parlanti, 2017), il romanzo Due secondi di troppo (Il Seme Bianco, 2018) e le raccolte di racconti “Contagiati” (Ensemble, 2019) e “Ragazzi chimici – Confessioni di chemsex” (Ensemble, 2020), quest’ultimo lavoro insieme ad Angela Infante. La recente sua pubblicazione è il romanzo Il passo dell’ombra (Affiori, 2024).
Scrive racconti su antologie, riviste letterarie e blog.