Un sabato indimenticabile, il 9 marzo 2024, ha illuminato il Teatro di Novoli (Lecce) con l’incanto e la magnificenza della diciottesima edizione del Premio Nabokov. Da ogni angolo d’Italia, scrittrici e scrittori sono venuti per celebrare il trionfo della creatività e della narrativa.
L’atmosfera era carica di emozione, mentre Piergiorgio Leaci, Andrea Giannasi, Gianpaolo Mastropasqua e Fabio Mundadori conferivano i premi agli autori più meritevoli. Ma il culmine della serata è stato l’applauso fragoroso per il vincitore del premio giornalistico “Pino Scaccia”, il talentuoso giornalista del Tg1 Rai, Giuseppe La Venia, onorato da Anna Raviglione.
Il pubblico in estasi mentre, dopo un pomeriggio fitto di presentazioni, venivano annunciati i vincitori delle varie sezioni. Paolo Chiappero ha conquistato il primo premio Nabokov library nella sezione narrativa edita con il suo incandescente “Fuga da Berlino”, seguito dalla straordinaria “Malapace” di Francesca Veltri e dalla suggestiva “Notte” di Elisabetta Pierini, insignita del premio speciale della giuria.
Nella sezione saggistica edita, il magistrale “Il suono dell’assenza (variazioni sul dolore)” di Elena Gigante ha meritato il primo premio, mentre il coinvolgente “Carmelo Bene” di Beatrice Barbalato e il profondo “La comunità internazionale e i rifugiati ebraici fra le due guerre mondiali” di Giuseppe Motta hanno catturato rispettivamente il secondo premio e il premio speciale della giuria.
La sezione poesia edita ha visto trionfare “Storia della bambina infranta” di Luisa Trimarchi, seguita dalla struggente “Nuda” di Doris Bellomusto e dall’incisivo “Inferno” di Francesco Abate, insignito di una menzione speciale della giuria. Premi speciali come il Virginia Woolf a “Periodicamente ricicliamo clichè” di Ofelia Prodan e il Lucrezio a “Sussurri dell’anima” di María Parra Imaz hanno illuminato la notte con la loro brillantezza.
Nella sezione inediti, la narrativa è stata dominata da “L’uomo luna” di Gabriella Braidotti e “Poison” di Andrea Mauri, mentre nella saggistica inedita “Ma la Cia come ci spia? ‘Remote viewing’ e oobe nei documenti segreti dell’intelligence Usa” di Roberto Bartali e “La sala d’aspetto. La comicità è un affare terribilmente serio. Un approccio leggero alla conoscenza dell’arte del cinema comico” di Marco Fimiani si sono distinte. Davide Maria De Filippi ha ricevuto il premio speciale con “In guerra nella steppa (1941-1942)”.
Il brivido del noir ha trovato casa in “Il dono” di Paola Barbato, mentre “La coscienza del male” di Claudia Proietti ha ottenuto una menzione speciale della giuria. I giovani lettori hanno accolto con entusiasmo “8 giorni per diventare furba” di Raffella Fenoglio, vincitore del premio Nabokov Cool guys, e “Pelucco. il viaggio della microplastica” di Erika Cedillo González & Paolo Oliani, trionfatore del premio Nabokov kids.
Infine, il premio dell’antologia racconti inediti è andato a Vito Tarantini per il suo toccante “Il nonno perso”, mentre il premio speciale scuola è stato attribuito a “Sport e cultura: strumenti per migliorare il benessere sociale” di Riccardo Bucella.
E per coronare il tutto, i premi del territorio hanno celebrato “Il rumore degli errori” di Antonio Cotardo, “Quando saremo grandi” di Antonella Caputo e “L’universo dei miei giorni” di Centhonze con la loro incredibile narrativa e poesia.
In questo calderone di talenti ed emozioni, il Premio Nabokov 2024 ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore e nella mente di tutti i presenti, promettendo un futuro ancora più luminoso per la letteratura italiana.
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