Musicista italiano nato nel 1990, possiede da sempre un approccio poliedrico alla musica: sin dal suo ingresso in Conservatorio, in tenera età, desidera vivere la musica a 360 gradi; qualsiasi genere, tra i più disparati. L’eclettismo è la caratteristica che lo contraddistingue.
Inizialmente viene ammesso al Conservatorio di Terni (2001), fino a diplomarsi in pianoforte col massimo dei voti. Prosegue col Biennio di II Livello in pianoforte e qui si perfeziona sino a comprendere cosa sia la sua vera strada: la musica antica da una parte e i nuovi linguaggi dall’altra. Gershwin, Ligeti, Berio, ma anche il clavicembalo: la sua espressione musicale è sempre sospesa tra la modalità antica e la contemporaneità.
L’interpretazione al pianoforte si coniuga di pari passo con la creazione musicale. Infatti, si diploma con lode in Composizione presso il Conservatorio di S. Cecilia a Roma e, da sempre appassionato alle colonne sonore e alla direzione, consegue anche altri due titoli, in Composizione per la musica applicata e in Direzione del repertorio sacro e vocale. Nel percorso di Clavicembalo è seguito da Enrico Baiano, uno dei migliori clavicembalisti italiani, con cui approfondisce la prassi del basso continuo. Esperienze musicali per lui determinanti sono quelle dell’Accademia Chigiana di Siena (dove si perfeziona con Lilya Zilberstein per il pianoforte e Florian Birsak per il cembalo) e dell’Accademia di Pinerolo (perfezionamento con Emanuele Arciuli). Insieme a ciò, segue in parallelo un percorso di studi umanistici che lo portano a conseguire la Laurea in Filosofia; appassionato cultore di Medioevo, scrive infatti una tesi triennale sul problema dei futuri contingenti in Guglielmo di Ockham e in seguito la tesi magistrale sul problema del tempo, nel più ampio contesto della filosofia medievale.
La sua carriera musicale si muove quindi tra svariati ambiti, il cui fil rouge è dato forse dall’improvvisazione, proveniente dal ramo jazzistico oppure quello più “aleatorio” della musica contemporanea colta.
In qualità di pianista vince diversi concorsi musicali, ad esempio il 1° Premio Assoluto, al Concorso Internazionale di Stresa; “Premio Novecento” 2015 al Concorso Internazionale “Luigi Nono”, vinto proprio con Ligeti. Primo premio al Gran Prize Virtuoso di Vienna (2019), Bonn (2021), Amsterdam (2022) e Salzburg (2023).
Adora da sempre Mozart e Bach e possiede una particolare predilezione per la doppia componente assoluta e applicata del Premio Oscar Ennio Morricone.
Nelle composizioni di Stracchi si trovano varie componenti, da un lato il richiamo all’antichità e nell’altro un senso di espressione che mira ad inserire spesso caratteristiche provenienti dal jazz e dalle Avanguardie. Ad esempio “Long Island” per pianoforte (ascoltabile su Spotify), vince un concorso di composizione a New York ed il primo premio lo porta sul palco della prestigiosa Carnegie Hall.
Numerose le altre composizioni già eseguite e commissionate da enti o da musicisti illustri; a titolo di esempio, “Preludio, Fuga e Samba”, trittico per orchestra di sax che ha scritto per Federico Mondelci; il suo “Teorema su PPP”, omaggio a Pier Paolo Pasolini, è stato eseguito dall’ensemble Alchimie Sonore in Svezia e poi in diretta a RAI Radio 3. Recentemente ha composto il “Laudes Creaturarum” (Cantico delle Creature) su testo di San Francesco per soprano e archi; infine, la “Little Jazz Symphony” commissionata da Roma Tre Orchestra.
Autore di numerose colonne sonore, collabora anche con il teatro: ha composto la colonna sonora, le canzoni ed il libretto per due commedie musicali (“La maledizione dei Caraibi” nel 2021 e “La sposa fantasma” nel 2022, in collaborazione con Mag Teatro a Roma).
Pubblica per Edizioni Romana Musica il testo “Elementi di teoria e tecnica dell’armonia” (2021) e, recentemente, “La Musica Ricercata da Ligeti” (2024).
Attualmente è docente presso il Conservatorio di Benevento.
Emanuele Stracchi e Stefano Chiesa (intervista “a quattro mani”)
Foto di Matilda Trabalza