Oceano
Il nonno fumava una pipa in radica nera. L’unico parente che conoscevo è nato nel 19° secolo. Abbiamo passato in rassegna con tenerezza le capitali del Cono Sud. “Uruguay? Montevideo! Argentina? Buenos Aires! Cile? Santiago!”. L’Uruguay lo ha ipnotizzato.
All’età di quattordici anni scappò di casa, imbarcandosi clandestinamente su una nave. Nessuno sa cosa abbia fatto lì il nonno. Nemmeno qui.
Conservo ancora tra le mani il profumo di quel limone che spremetti per lui in un’estate nella mia memoria. Uruguay. Montevideo.
Océano
El abuelo fumaba en pipa de raíz negra. El único familiar que conocí nacido en el siglo XIX. Repasábamos con ternura las capitales del Cono Sur. «¿Uruguay? ¡Montevideo! ¿Argentina? ¡Buenos Aires! ¿Chile? ¡Santiago!». Uruguay le hipnotizaba.
Con catorce años se escapó de casa, yendo de polizón en un barco. Nadie sabe lo que hizo el abuelo allí. Ni aquí.
Todavía guardo en mis manos la fragancia de aquel limón que exprimí para él en un verano de mi memoria. Uruguay. Montevideo.
Smart
La psicologa mi ha diagnosticato un’attenzione selettiva e il venditore di tv intelligenti ha approfittato dell’occasione.
Mi commuove il sillabario giapponese e ogni volta che ne programmano uno di Kurosawa tolgo i sottotitoli in spagnolo. Con il cambio compulsivo del canale, si installa nella corteccia pre-frontale il crocefisso dondolante tra le tette di un’attrice porno. Un cantante portoricano pronuncia la parola “amore” con la “elle” portoricana alla fine della parola. Charlton Heston scende dal cavallo ed è un uomo inginocchiato su una spiaggia davanti alla libertà. Pochi sanno che è stato il corpo di una prostituta a ispirare l’artista che l’ha scolpita.
Il Centro di astrofisica battezza un nuovo asteroide in onore di un contadino dell’Oklahoma. E che differenza farebbe se Walt Disney fosse il figlio bastardo di un’allegra ragazza di Almería? Uno chef intellettuale insinua che ciò che mangiamo finisce per divorarci. Lo faranno anche i vermi con i tatuaggi dei clienti che frequentano i banchi dei pegni. Il dottor Melkart interroga una donna incinta: “Lei vuole fare il test per la sindrome di Down?” Faccio ricerche sull’automutilazione dei giovani o sugli adulti che frequentano corsi di respirazione.
C’è un dibattito politico che si apre con questa domanda: la caduta di un impero inizia quando è governato da un leader barbaro? Dei cinque relatori presenti, ho smesso di ascoltare l’intero tavolo e presto attenzione solo all’interprete per non udenti.
Smart
La psicóloga me diagnosticó atención selectiva y el vendedor de televisores inteligentes aprovechó la ocasión.
Me conmueve el silabario japonés y siempre que programan una de Kurosawa le quito los subtítulos en español. Con el cambio compulsivo de canales se instala en la corteza prefrontal el crucifijo colgando entre las tetas de una actriz porno. Un cantante portorriqueño pronuncia la palabra «amor» con la ele boricua al final. Charlton Heston baja del caballo y es un hombre arrodillado en una playa frente a la libertad. Pocos saben que fue el cuerpo de una prostituta el que inspiró al artista que la esculpió.
El Centro de Física del Cosmos bautiza un nuevo asteroide con el nombre de un granjero de Oklahoma. ¿Y qué más da que Walt Disney fuese el hijo bastardo de una alegre chica de Almería? Un chef intelectual insinúa que lo que comemos acaba devorándonos. También harán eso los gusanos con los tatuajes de los clientes que frecuentan las casas de empeño. El doctor Melkart cuestiona a una embarazada: «¿Quiere usted hacerse la prueba del síndrome de Down?». Me documento sobre automutilación juvenil o adultos que acuden a clases de respiración.
Hay un debate político que se abre con esta pregunta: ¿se inicia la caída de un imperio cuando lo gobierna un caudillo bárbaro? De los cinco tertulianos presentes he dejado de escuchar a la mesa entera y sólo me fijo en la intérprete para sordos.
Critica poetica: Le poesie di Juan De Dios sono poesie sperimentali, che nascondono dietro una serie di fotogrammi un significato. Particolarmente significativo e coraggioso è l’accostamento delle immagini per esempio “Uno chef intellettuale insinua che ciò che mangiamo finisce per divorarci”. Lo studio del suo stile, cioè del suo sistema espressivo mi ha portata a pensare al potere suggestivo degli accostamenti, all’efficacia estetica dei giochi di senso. La reiterata insistenza nell’uso del sistema aneddotico e il carico di momenti biografici mi dà l’impressione che questa sia una poetica che esce da tutti gli schemi.
Juan de Dios García
(Cartagena, Spagna, 1975). Lavora come professore di Lingua spagnola, Arti dello spettacolo e Letteratura universale presso l’Istituto Isaac Peral e presso l’Università Politecnica di Cartagena. Il suo ultimo libro si intitola “Canto fenicio” (Chamán, 2022). In precedenza pubblicò “Un fotografo ciego” (2017), “Ártico” (2014), “Nómada” (2008) e “Antologia para el lector mexicano Matad al jardinero” (2017).
Coordina la rivista letteraria “El coloquio de los perros” e cura un blog, juandediosgarcia-literatura.blogspot.com. I suoi testi creativi e di ricerca compaiono in varie riviste spagnole e straniere (Litoral, Paraíso, Barcarola, Timonel in Messico, The Common e Azonal negli Stati Uniti, Caudal nella Repubblica Dominicana, Aquarellen in Cile o Szafa in Polonia).