Non posso che fare i complimenti all’autore per questo Spy story pubblicato nientemeno che da Segretissimo Mondadori.
Era un po’ che l’autore macinava l’idea e il desiderio di cimentarsi in uno Spy story di tipo militare.
Il cimento ha dato ottimi risultati, sia perché è un’opera prima (come Spy) per lo scrittore astigiano, sia per i lemmi e il lessico usato che ben si amalgamano con uno stile asciutto il giusto come richiede in ogni caso il gergo militare e non solo.
Una trama complessa e al tempo caotica, volutamente strutturata tale, per rendere quasi materico il senso della scena descritta in quel momento.
Nonostante Borgio abbia un breve passato da graduato nell’esercito, non si può non notare l’immane lavoro documentale riguardo armi, gerarchie, geografie.
Sfido alti gerarchi dell’AISE a leggerlo e a trovare errori o grossolani scivoloni.
L’autore è noto per essere molto pignolo nei confronti dei suoi figli letterari.
La tensione, insieme ai luoghi sono i protagonisti dell’opera.
Leone Nosenzo in codice Green Stone è un personaggio che per come caratterizzato e strutturato speriamo di vedere ancora nella collana diretta da Franco Fortedue.
Un libro nonostante il formato ridotto e il numero di pagine obbligato regala forti scariche di adrenalina.