Raramente rileggo all’infinito un libro. Al contrario, riguardo all’infinito sempre le stesse serie perché ci sono troppo affezionato e nessuna riesce a prendermi tanto quanto quelle.
A volte leggo di gente che non apprezza Shirley Jackson perché le aspettative sono troppo alte e risulta banale, il che è esattamente vero perché nel panorama horror lei è assolutamente fuori dal coro. In ‘The haunting of hill house’ non ci sono fantasmi, o quantomeno non ce ne sono tanti quanti quelli che popolano l’anima della protagonista. Nei libri di Jackson viene rappresentata la follia, l’insensatezza e l’ossessione, tanto che spesso a fine dei suoi libri o dei suoi racconti mi sono chiesto: ‘beh che c’era di strano?’ Per poi rendermi conto che anche io ero entrato nella testa di Nell o di Merrycat di ‘Abbiamo sempre vissuto nel castello’ tanto da non rendermi conto della loro perdita di sanità mentale man mano che scorrevano le pagine.
D’altra parte leggo anche commenti di lettori che non vogliono vedere la serie perchè molto lontana dal libro. Male. È la serie che più mi porto nel cuore e ora sto facendo il quarto o quinto rewatch, perché anche io forse come i personaggi di Shirley Jackson sono ossessivo. Anzi, senza forse.
Il fatto è che ci sono rimandi minuscoli al libro, ma ci sono ed è bello trovarli, ma soprattutto i personaggi sono talmente ben delineati che è impossibile affezionarsi subito. Inoltre, e qui capisco perché sento un legame speciale, la Nell del libro è qui una Nell un po’ più disturbata, e soffre di paralisi nel sonno e allucinazioni notturne (o forse no, ma non è questo il punto). Il punto è che io ne soffro da anni e non mi era mai capitato di trovare questi disturbi in un prodotto televisivo, quindi non posso che essere estremamente grato a Mike Flanagan di aver inserito questo dettaglio all’interno di una trama si, stravolta, ma secondo me perfettamente in stile Jackson. Poi mi spiace quando qualcuno la snobba perché è una serie tv horror. Sì, ma se inizi con qualche spavento dopo due o tre episodi ti ritrovi a piangere e alla fine della stagione sei assolutamente inconsolabile. Ecco perché poi anche tu, ad Hill House, ci ritorni.