Se mi è permesso storpiare una citazione, tutte le relazioni felici sono felici a modo proprio, tutte le coppie abusive e tossiche si somigliano.
‘Nella casa dei tuoi sogni’ è un memoir in cui l’autrice Carmen Maria Machado racconta la sua relazione tossica con un’altra donna che abusava (soprattutto) psicologicamente di lei.
Ogni capitolo, breve, è intitolato ‘La casa dei tuoi sogni come -‘ e ogni volta questa casa dei sogni ricopre un ruolo diverso, questa casa che lei si è costruita intorno alla persona della casa dei sogni, sua amante, sua fidanzata, sua carnefice.
Al centro della narrazione c’è l’intento di sviscerare quanto sia difficile far comprendere all’esterno non solo una relazione abusiva, ma una relazione abusiva queer. Di solito si pensa al marito che in virtù di quella forza e superiorità concessagli dal patriarcato abusa della partner donna, ma anche all’interno della comunità LGBTQIA+ può esserci quel senso di potere che una persona ha sull’altra proprio in virtù del fatto che la partner appartiene a una minoranza, quindi sarà meno creduta, godrà di meno supporto e aiuto.
Ho avuto un fidanzato psicologicamente abusivo per più di 3 anni, nel leggere le memorie di Machado mi sono reso conto che erano anche le mie memorie, con tutti i distinguo del caso. Ha dato un nome ad alcune situazioni e sensazioni che non sapevo di aver vissuto o provato, perché purtroppo in una relazione abusiva se sei la vittima non te ne rendi spesso conto. È un libro che mi ha fatto molto male ma che mi ha anche confortato, mi sentivo dire ‘vedi? Non sei da solo’ anche quando, come Machado, mi sentivo di essere il fantasma che infestava casa mia, che infestava la mia stessa anima, una presenza ormai distrutta e annichilita. Non parli, perché forse non hai il coraggio di ammetterlo, ti vergogni, non ti crederebbero. Speri sempre che sia l’ultima volta, che cambierà, davvero questa volta è sinceramente pentito. Non è così.