Poeta, drammaturgo e scrittore, Nazim Hikmet è considerato uno dei più importanti poeti turchi del XIX secolo: la sua opera, così come tutta la sua vita, è segnata dagli anni di prigionia per essersi opposto al regime dittatoriale turco e per la sua pubblica denuncia del genocidio armeno. Nei versi ha quindi raccontato la tragedia del suo Paese e di conseguenza il suo personalissimo dramma, e lo ha fatto da uomo libero attraverso le sue liriche, immediatamente comprensibili e rivolte a tutti, in un dialogo senza fine con gli uomini di tutto il mondo.
Minacciato di morte e per decenni perseguitato, Nazim Hikmet riparò in Unione Sovietica, dove rimase affascinato dagli ideali socialisti, divenendo comunista e antimilitarista.
La sua produzione, che ha rivoluzionato la poesia turca moderna con l’uso di versi liberi, mescolando una molteplicità di culture, ci racconta la storia e l’epos della sua gente, il lirismo delle poesie d’amore, sempre ponendo al centro l’esilio, l’uomo e il suo disperato bisogno di libertà, come si può facilmente evincere dai versi “Ora di Praga”, facente parte del florilegio Poesie d’amore, una raccolta considerata il suo capolavoro, in cui intreccia il sentimento poetico al suo impegno sociale.
ORA DI PRAGA (Praga, 1957) Millenovecento cinquantasette, diciassette gennaio, suonano le nove. Il freddo soleggiato, sincero, il freddo è rosa pallido il freddo è celeste cielo. I miei baffi rossi stanno per gelarsi. La città di Praga è incisa su una coppa di vetro incisa con un diamante. Risuonerebbe se la toccassi; striata d’oro, limpida e bianca. Sono le nove sonanti a tutte le torri e al mio orologio da polso. In questo minuto, in questo istante a Praga nessuno ha mentito in questo minuto, in questo istante le donne hanno partorito senza doglie e in tutte le strade non è passata una sola bara. In questo minuto, in questo istante tutti i diagrammi sono saliti – eccetto quelli dei malati – in questo minuto, in questo istante le donne eran tutte belle tutti gli uomini intelligenti e i manichini di cera senza tristezza in questo istante, in questo minuto nelle scuole tutti i ragazzi han risposto senza confondersi alle domande in questo minuto, in questo istante in tutte le stufe c’era carbone tutti i termosifoni eran caldi e come sempre la Torre Nera dalla punta dìoro in questo minuto, in questo istante i ciechi han dimenticato la loro tenebra e i gobbi la loro gobba in questo minuto, in questo istante non ho un solo nemico nessuno può neanche immaginare che i giorni passati potrebbero ritornare. In questo minuto, in questo istante Vastlav è sceso dal suo cavallo di bronzo s’è mescolato alla folla come uno sconosciuto in questo minuto, in questo istante mi amavi mio amore, come non hai mai amato nessuno in questo momento, in questo istante il freddo soleggiato, sincero, il freddo è rosa pallido il freddo è celeste cielo. La città di Praga è incisa su una coppa di vetro incisa con un diamante. Risuonerebbe se la toccassi striata d’oro, limpida e bianca.
SAVINA TRAPANI