Ricordo con divertimento quando Enrico Bellone ne La scienza negata, prendeva in giro qualche filosofo insipiente che aveva detto una castroneria sulla meccanica quantistica, apostrofandolo con la locuzione: non sa distinguere un teorema da un ananas!
Purtroppo vale anche il viceversa e in maniera massiccia.
Sono tantissimi gli scienziati che si muovono al di fuori del fazzoletto della loro ricerca specialistica come un elefante in una cristalleria. Molti ne sono consapevoli e tacciono, altri invece sproloquiano. E anche quelli che tacciono almeno in parte sono comunque vittima di una prospettiva culturale unilaterale.
Senza contare che spesso essi si muovono molto male fra gli aspetti storici della propria disciplina, non sono aggiornati sulle cose più recenti in settori anche limitrofi al loro, usano come black box strumenti senza averli capiti bene, e non hanno mai riflettuto seriamente né sui metodi che utilizzano, né sulle conseguenze metafisiche delle teorie che ritengono vere, né sui dubbi epistemologici che dovrebbero avere.
Di fatto è un quadro culturalmente desolante. Quindi stendiamo un velo pietoso e smettiamo di parlar male gli uni degli altri. Discutiamo consci dei nostri limiti e in modo solidale.