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Libro stupendo, curato da Mauro Dorato.
Molto è stato detto sul dibattito Bohr-Einstein, sul quale abbiamo scarsa documentazione. Troppo poco su quello ben più ricco fra Born e Einstein, curato dallo stesso Born in un memorabile libro del 1965.
Da queste pagine emerge la profonda umanità e modestia dei protagonisti, perseguitati dai nazisti ma già contro il nazionalismo israeliano nel 1948.
Non solo, anche impauriti dalle forze scatenate dalla fisica nucleare. Pacifisti e socialisti, contro Stalin ma anche contro il maccartismo.
E poi c’è la parte sui fondamenti della meccanica quantistica, dove si istaura un dialogo fra sordi, che solo Pauli chiarirà in due bellissime lettere aggiunte da Born. Tra gli storici saranno Arthur Fine e Don Howard a spiegare che il vero problema di Einstein non era il determinismo ma la non separabilità, che porterebbe a un relativismo scettico inaccettabile per Einstein. O meglio, Einstein aveva intuito che l’indeterminismo implica la non-separabilità, come verrà poi dimostrato da Suppes e Zanotti. E la non separabilità fa sì che non si possa fare fisica oggettiva in senso classico.
Non solo, da queste lettere si capisce anche che Einstein non ha mai sostenuto l’interpretazione epistemica della psi, come proposto da PBR, bensì un’interpretazione statistica. Non tante diverse funzioni d’onda per lo stesso sistema fisico, ma una sola funzione d’onda per tanti diversi sistemi fisici.
Ottima lettura.

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Da giugno 2024 sono consigliere comunale di maggioranza della mia città (Robbio Lomellina) e presidente della medesima Biblioteca civica. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelPaper, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023; Il Turismo al tempo del Covid-19, Youcanprint Editore, 2024. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne. Nel 2024 mi sono aggiudicato il Premio Nazionale di Filosofia, con il volume: Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelPaper, 2022.
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