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DIMENTICARSI DI REICHENBACH


Ho finalmente trovato il tempo per studiare un po’ meglio la Repbblica di Weimar.
Ho utilizzato questo bel saggio.
In quei dieci anni in Germania sono nate molte cose, da un’architettura moderna di Gropius e Mendelson alla liberazione sessuale, la proposta di una donna nuova ecc.
Mi colpisce che nel capitolo sulla filosofia vengono dedicate numerose pagine a Essere e tempo di Heidegger, come uno dei frutti più alti di quegli anni.
Non solo credo che sia un’opera che perlopiù rimastica cose già note, ma è invece l’espressione di quella paura di fronte alla modernità che è stata una delle cause dell’avvento del nazismo.
Il libro mostra bene come il nazismo non sia stato un risultato necessario, ma la conseguenza di un insieme di coincidenze, fra cui l’alleanza fra von Papen e Hitler.
Il vero frutto filosofico di Weimar non è Heidegger, né Kracauer, ma Reichenbach, che proprio a Berlino in quegli anni raggiunge la maturità e mette a punto un pensiero adeguato ai tempi, per certi versi molto più di Carnap, dato il suo realismo e la sua attenzione alla fisica affrontata con rigore e analisi.
Nel volume di 400 pagine non è mai citato.

News Reporter
Davide Orlandi (Mede, 15/07/1992), sono un insegnante di Filosofia e storia, materie letterarie e linguistiche negli istituti medi e superiori. Ho cinque lauree e attualmente sono dottorando in Filosofia presso l'Università di Granada. Dal mese di Maggio 2017 collaboro con il portale di filosofia “Pensiero Filosofico”. Sono volontario soccorritore e centralinista della Croce Azzurra Robbiese. Donatore sangue, volontario e consigliere dell'Avis comunale di Robbio. Volontario dell’associazione robbiese “I Live Panta Rei”, associazione che si batte per gli ultimi e per combattere ogni forma di discriminazione sociale. Corrispondente per il settimanale d'informazione “Il Corriere Eusebiano”, con sede a Vercelli (VC). Dal 2022 collaboro con il Giornale letterario. Membro del comitato di redazione della Rivista di filosofia e scienze umane "Le voci di Sophia". Ho vinto innumerevoli concorsi letterari nazionali e internazionali, sia a carattere poetico-aforistico che filosofico. Da giugno 2024 sono consigliere comunale di maggioranza della mia città (Robbio Lomellina) e presidente della medesima Biblioteca civica. Con Aracne ho pubblicato i seguenti libri: Cartesio e Bourdin. Le settime obiezioni (2016); Linguaggio e forme di vita. Saggio su Ludwig Wittgenstein (2017); Diego Marconi e la sua competenza lessicale. Un'analisi critica (2019). Interpretazioni di interpretazioni. Indagine sul prospettivismo nietzschiano, Youcanprint Editore, 2020; Come guarire dai social network attraverso due romanzi, Youcanprint Editore, 2021; Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelPaper, 2022; L'occasione del cambiamento, Youcanprint Editore, 2022; Frammenti di vita. Come un grido nella notte, Youcanprint Editore, 2023; Il Turismo al tempo del Covid-19, Youcanprint Editore, 2024. Ho collaborato con varie personalità di spicco del panorama culturale italiano e straniero come Mogol, Alfredo Rapetti Mogol (Cheope), Vittorio Sgarbi, Francesco Gazzè, Alessandro Quasimodo, Cosimo Damiano Damato, Hafez Haidar, Francesco Baccini, Tomaso Kemeny, Dato Magradze, Nunu Geladze, Reddad Cherrati, Franco Arminio e molti altri. Nel 2021 sono stato nominato “Uomo Illuminato” dagli Stati Generali delle Donne. Nel 2024 mi sono aggiudicato il Premio Nazionale di Filosofia, con il volume: Quel pazzo di Nietzsche. Come leggere la nostra vita e quelle altrui, AbelPaper, 2022.
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