COME 500 UOMINI COMUNI DIVENTANO 500 SERIAL KILLER SOTTO UNA DITTATURA
Difficile negare che la Cina abbia aspirazioni di leadership mondiale. Aspirazioni che sono molto ben fondate, poiché il loro modello di organizzazione economica, nella società della tecnologia dell’informazione, funziona piuttosto bene.
Ma le dittature sono i sistemi dove più facilmente capitano tragedie come la Shoah. E infatti in Cina abbiamo campi di concentramento, lavori forzati e politiche di sterilizzazione di massa nei confronti della minoranza musulmana.
Questo capolavoro della storiografia contemporanea mostra come lo sterminio degli ebrei sia un evento banale. L’intuizione fu della Arendt, che però la applicò ad Eichmann, che di banale aveva ben poco.
Per contro, Browning lo prova dalle fonti. In particolare dagli atti del processo ad alcuni membri del battaglione 101, 500 persone comuni che uccisero e mandarono al Lager quasi 100 mila ebrei nella zona di Lublino; discutendo anche i classici esperimenti di Zimbardo e Milgram.
L’indottrinamento antisemita degli anni Trenta, lo spirito conformista, l’abitudine, le meschine ambizioni, l’insicurezza, le modalità gerarchiche e organizzative atte a sentirsi deresponsabilizzati hanno trasformato questi 500 uomini comuni in 500 serial killer.
E questo accade molto più facilmente in un regime non democratico e illiberale.
Purtroppo ormai da dieci anni la democrazia e la libertà nel mondo stanno arretrando, dopo che erano sempre aumentate dalla fine della Seconda guerra al 2010.
E la Cina tira la volata in questa direzione. Anche la pandemia ha favorito la diminuzione della democrazia nel mondo.
Speriamo che il 2023 sia un anno di inversione, cioè un anno in cui democrazia e libertà tornino a crescere.