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Donne

Le ho viste con le mani incallite

di vita e di sogni,

le ho amate con un porticato di stelle e ricordi.

Le ho viste con la lotta negli occhi,

piangere cieli transumanti.

Le ho viste germogliare utopie marciando,

con bandiere, rabbia, nuove albe

e vecchie ansie, uccidendo paure

a parole e pallottole con idee.

Le ho viste allattare rivoluzioni

in seno alla Patria,

coniugando Amore di Madri e di Nonne

nella processione interminabile dei giovedì santi.

Le ho viste protegger tenerezze nel calore dell’abbraccio,

accender fuochi con la bocca.

Le ho viste a valle e in montagna

cantare al silenzio strofe del loro grido originario,

al mare immergere oblii nella pelle salata.

Le ho viste dipingere, ballare, cantare,

illuminar le vite con il gesso,

alleviare pene con carezze.

Quando non le vedrò più, ballerò con te nella Matrice primigenia.”

Assenze

Ci sono assenze con tanta presenza

da ripulire l’anima dall’oblio,

come stelle che siano morte

dimenticando la propria luce nello spazio.

Ci sono assenze che ci sussurrano all’orecchio

le melodie occulte della vita

e ci cucinano odori perduti

negli stufati quotidiani del cammino.

Ci sono assenze che pronunciano

le parole nascoste nelle feste dell’infanzia,

nei cortili della scuola

che ricordo davanti alla piazza

degli amori giovanili, dei giochi proibiti.

Ci sono assenze che visitano i miei sogni

con la nostalgia delle schiere di case chorizo*.

Ci sono assenze che aprono il sipario dell’opera

incompiuta che mi include, che parla di te,

che a volte, come oggi, ti piange inconsolabile

con gli occhi ciechi, con il cuore che costruisce

futuri che non conoscono dolore e oblio.”

* La casa chorizo, letteralmente casa “salame”, è un’abitazione tipica di Buenos Aires e di altre città argentine, costituita da un patio laterale su cui si affacciano le stanze che sono tutte comunicanti tra loro [N.d.T]

Nella notte

Nelle carambole infinite

si sono perse le ciarle del caffè,

Sui tavoli macchiati, il trucco

faceva cenni alla vita.

Un lampione sorvegliava vigile il sonno

agitato della città distesa

sul fiume.

Qualcuno legge una lettera d’amore,

Qualcuno legge una lettera d’oblio…

La solitudine germoglia in un bicchiere di vino.

Un cielo di chitarre accarezza

il mio cuore addormentato.

Sorgono inganni e amori incerti,

cercano rifugio nella buca della notte.

C’è un clamore di stelle morte

nella dolcezza del tango che indovino.”

Tratte da “Abrazos militantes, PROSA AMERIAN Editores, 2014”

Ricardo Luis Plaul, docente in pensione, è nato a Tandil, in Argentina, nel 1948, ha insegnato per trentasei anni nella scuola primaria, media, secondaria e in università. Ha ottenuto l’abilitazione come maestro e come professore di scienze dell’educazione. Ha insegnato Educazione ai minori e in famiglia alla Università di Lomas de Zamora e tenuto un corso di traduzione dell’inglese alla Scuola Superiore di Giornalismo.

È autore di numerosi articoli, pubblicati su siti internazionali (Università di Santiago di Compostela, Foro peruano Paulo Freire, Igooh, Argenpress y Fundación María L Trevisi) e interventi su temi pedagogici, didattici, politici, educativi, letterari e di cooperazione. Ha pubblicato libri di pedagogia, didattica e filosofia. Le sue poesie sono apparse su vari siti e blog. Alcune hanno ottenuto la Menzione d’onore nel Primer Certamen Hispanoamericano de Literatura Miguel de Cervantes Saavedra e sono state pubblicate in un’antologia dall’Embajada de las Letras nel marzo de 1996.

Ha collaborato a piani e progetti innovatori nel campo della formazione e dell’aggiornamento dei docenti e contribuito alla riforma curricolare varata dal Ministero della Cultura e dell’Educazione e dalla Direzione Generale della Cultura e dell’Educazione della provincia di Buenos Aires. È stato assessore della Direzione di Educazione Superiore della provincia di Buenos Aires. Dedicatosi alla formazione dei docenti per diciassette anni, ha insegnato corsi d’abilitazione alle Università di Lanús, di Lomas de Zamora e presso gli Istituti Superiori di Formazione dei Docenti. Ha supervisionato classi di formazione dei docenti in tutta la provincia di Buenos Aires.

Ha mantenuto un lungo e riconosciuto impegno di militanza professionale e politica, partecipando alla creazione della CTERA, la Confederazione dei Lavoratori dell’Educazione della Repubblica Argentina. È stato Segretario Generale del Movimento Docenti del Sud e candidato a consigliere comunale, deputato e senatore provinciale.

Attualmente è Vicepresidente della Commissione dei Soci della Banca Credicoop, nella filiale di Remedios de Escalada. Collabora col Foro del Bicentenario di Lanús, per l’Incontro tra Enti e Vicini di Remedios de Escalada e con la Biblioteca Alberdi.

Ha promosso, tra le tante attività, la realizzazione nell’Università di Lanús del Ciclo Aperto di Cooperazione ed Economia Sociale, la Giornata sulla Protezione dei Diritti dell’Infanzia e la creazione del settore di Economia Sociale e Cooperazione Floreal Gorini nella Biblioteca Alberdi.

È stato fondatore ad Adrogué del Centro Culturale Rodolfo Walsh, dove ha organizzato numerose attività culturali e sociali in collaborazione con l’Istituto Superiore di Formazione dei Docenti e la Biblioteca Pago Chico. Nel quartiere Don Orione di Alte Brown ha collaborato a creare la biblioteca del Centro di pensionati del SUTERH, il Sindacato unico dei Lavoratori degli Immobili da reddito e da comproprietà.

(Traduzione di Guia Risari)

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