Solitamente quando finisco un libro, mi piace trascrivere le ultime righe lette, che racchiudono più o meno il significato di tutto il libro. Questa volta voglio e devo trascrivere il pezzo più importante di questo libro, il motivo per il quale è stato scritto:
“Quattro mesi dopo, vi porgo quella che sento essere la nostra unica, la nostra migliore possibilità di cambiare il sistema degli hotspot in Europa. Il sistema è disumano, agghiacciante, ma soprattutto è illegale, e per questo si può e si deve cambiare. Possiamo fermare la ruota- anzi, possiamo spezzarla. Possiamo costruire un nuovo sistema migliore.
Qui, ora vi lancio l’appello più importante della mia vita. Condividete questo libro il più possibile: acquistatelo, regalatelo, prestatevelo, non importano le copie vendute, importa che la verità arrivi davanti agli occhi della gente d’Europa, così da costringere i potenti a fare finalmente giustizia. Il nostro libro, e le storie dei nostri bambini, e i nomi degli innominabili hanno un enorme potenziale di cambiamento, ma solo con il vostro aiuto brandiremo quest’arma a difesa di chi soffre. Da solo io non posso nulla ma insieme possiamo tanto. In più il ricavato del nostro libro costruirà una seconda Mazì per aiutare sempre più bambini bisognosi. Aprendo una scuola in Turchia restituiremo la speranza ai minori senza futuro, quelli che non possono nemmeno permettersi di venire in Europa, salvandoli dalle grinfie dell’hotspot. Non chiediamo lacrime. Non vogliamo soldi. Desideriamo solo che la vostra voce si unisca alla nostra: se diventiamo uno ce la faremo. Lo faccio per te, Hammudi, perché in questo mondo di grande dolore e di straripante speranza, ogni bambino è figlio mio. Ogni bambino è figlio di tutti noi. E noi ci battiamo per tutti voi, Mays, Hesther, Soran, Omar e gli altri Dreamers e Achievers. Voi ci avete insegnato che, oltre la notte più scura, ci aspetta sempre una nuova alba. Voi di cui abbiamo perso le tracce. Voi che vivrete per sempre in ogni frammento del nostro cuore orgoglioso.”
È la storia di un ragazzo di Cremona, che dedica la sua vita a questi ragazzi in un hotspot in Grecia, Samos Volunteers. È un libro di speranza, di amore nei confronti di ogni bambino che arriva in questo campo profughi. È un libro denuncia, di un sistema che non funziona, di un’Europa che si volta dall’altra parte, di diritti violati, di famiglie spezzate, e vite abbandonate.