GRIDO D’AZZURRO
Arslan Bayır è un poeta e scrittore turco, autore di ben venti tre produzioni artistiche fra le quali, risultanti sublimi e straordinarie, vi troviamo le profonde raccolte poetiche contenenti i versi più belli, nati, senza dubbio, per esaltare la purezza della Natura. Vi ricordiamo alcune poesie fra le più belle: SEME, GERMOGLIO, MOMENTI SALIENTI DEL SOGNO D’AUTUNNO, NUBE NELL’ARIA (all’interno della quale, la pioggia, vista come colomba bianca che scende improvvisamente, riesce ad immedesimarsi con e fra il bianco della neve che riposa sulle pianure. La morte, che più paura non fa, riesce, delicatamente, a sfiorare la Terra per baciare i fiori). Vi ricordiamo anche una profittevole produzione di: libri per bambini, testi storici e ricerche (Perché leggiamo di meno, rivista Aykırısanat ). Presente su: rivista Abece, rivista Akköy, Maki Magazine -Mersin, giornale Ekspres, Bizim Gazete e su molte altre riviste culturali ed artistiche. Il nostro poeta si forma in uno dei luoghi, oggi sede, di uno dei musei archeologici più importanti della Turchia, Museo di Antalya (Adalia), contenente testimonianze della lunga storia naturale ed umana della Turchia lungo i millenni, ed in particolare legate alle antiche province Panfilia e Licia.
GRIDO D’AZZURRO
Grido d’azzurro è una meravigliosa raccolta poetica dell’artista turco Bayır. All’interno dei suoi versi, l’autore, con eleganza e tanta forza d’amore, riesce a conquistare anche l’ascoltatore più giovane, avvicinandolo, pian – piano, all’amore per la propria terra, al non perdere la speranza nel seguire i propri ideali, speranza che accompagna ogni essere vivente. Sempre. Proprio come la poesia KIRLARDA (SULLE TERRE). Ma, come i veri artisti, anche Bayır attraversa momenti di sconforto e solitudine, durante i quali percepisce il bisogno di isolamento dal mondo: tutto questo lo si può leggere nei versi della poesia ARZUSUYLA BERABER (INSIEME AL DESIDERIO), all’interno della quale, la voglia di scappare è più forte della sua stessa volontà; scappare per ritrovare quel piccolo angolo incontaminato e proteggerlo. Proteggerlo per ritrovarsi. La natura è l’elemento propulsore della poetica dell’autore turco, che lascia sperare, riuscendo a donare quella fiducia, per molti, ormai, perduta. Per natura, l’autore intende ogni elemento costituente: dalla pioggia, al respiro, ai polmoni (il perfetto locus amenous tanto amato da Berceo). Ciò che è natura è libertà e ciò che è libertà è donna. La donna come energia femminile ha un’importanza molto forte nella poetica dell’autore. Lo si può notare attraverso i versi della poesia ANLATMAK (RACCONTARE), dove si vede una donna che insegue la sua terra. Le sue origini per proteggere la sua felicità:
RACCONTARE
La donna che insegue la felicità
nella terra dei sogni bianchi
Tu,
seduta davanti alle finestre
e desiderando sogni caldi
La primavera è arrivata
Manda il tuo bacio alle terre azzurre
Alle terre profumate di rose.
SULLE TERRE
Nelle calde sere d’estate
camminerò a piedi nudi in campagna
abbraccerò i campi coltivati
senza schiacciare le margherite
Nelle baie ventose mi stenderò
camminerò con i piedi che affondano
Lascerò tracce dietro di me
su terre umide
Grandi platani
che ondeggiano nel vento fresco
Forti campagne e colline
Anche le spine avranno fiori
Nelle fresche acque
La notte sarà bagnata
Nella campagna brama
Il fumo della foschia mattutina si alzerà
Nelle fresche terre nuvolose di rugiada.
BOTTINO
Guarda il desiderio e l’amore
Nelle nuvole rosa
Piove su porti lontani
Mentre le stelle piovono di notte
Le gocce sono negli occhi dell’erba
Aspettano il mattino
O mattine soleggiate
Lascia che vengano alla luce
Portale fuori.
Come la terra assetata nasconde il seme,
così gli amori tacciono.
Il tempo: elemento essenziale per permettere il fluire. Il trascorrere. Un tempo visto come un luogo all’interno del quale potersi rifugiare e potersi proteggere. Una poesia, questa, ricca di allegoria, dov’è possibile percepire la protezione da parte di Uryan e la dolcezza delle sere d’estate, sere magiche, durante le quali è avverabile il sognare. Il vento, che sembra un tulle danzate, avvicina gli sguardi degli innamorati, baciati con delicatezza, attraverso la luna dei sentimenti, una luna visibile durante le notti estive, perché è proprio allora che accadono le meraviglie:
A TEMPO NASCOSTO
Nella notte semioscura
delle calde sere d’estate,
il corpo di Uryan è pesante,
anche nel sogno
Giallo paglierino
Nascondersi dietro i sogni
Labbra rosso ciliegia Pensierose,
sognanti la sera sul fuoco
dove la schiuma del vino diventa rossa
Un sorriso calmo e calmo
Come una timida pernice
Il tulle che ondeggia al vento
Simile alla notte che bacia la luna
Tutti gli sguardi
Nel fuso orario nascosto.
Artista Arslan Bayır (TR)
E’ sempre meraviglioso scoprire autori e soprattutto poeti internazionali! Grazie! <3 <3 <3 <3 <3