Una copertina nera, un titolo breve ma accattivante, un’immagine chiara: il momento in cui quel Clic sta per realizzarsi, in cui la scintilla sta per divampare. Clic, e tutto succede. Ma cosa succede in realtà? Succede che in preda ad un senso di vuoto si cerca sé stessi nelle piccole cose, nella quotidianità, ci si scruta allo specchio, ci si vede ma non si è sicuri di essere sé stessi. Cercandosi ci si analizza, ci si interroga, si entra in conflitto con se stessi tanto da pensare di non riuscire a percepire emozioni, sensazioni, paure, timori e per un periodo si è convinti talmente tanto di ciò che si arriva davvero a non provare nulla: si diventa anemici di cuore, anemici d’amore. Ma poi, CLIC, ci si accorge di avere un mondo. “Il più delle volte, le volte buone”. La poesia di Johanna Finocchiaro ci aiuta a capire che quel mondo lo abbiamo pure noi, basta un “semplice” Clic, basta quella scintilla che può e deve diventare una vera “Esplosione”, dunque
"Accoglila, è pulsione Dirigila, è passione Falle spazio adesso Tu sei Lei."
Eccolo il consiglio di Johanna che nei suoi versi esprime questo stato di mutamento: il non sapersi, il non capirsi, il credersi vuoti, anemici, il sentire la scintilla ma avere paura che questa, piuttosto che esplodere, imploda. Questa silloge costituita da componimenti di varia lunghezza e caratterizzata da un uso della retorica evidente ma semplice aiuta a crederci un po’ di più nei sogni, nei progetti, nonostante il non sentirsi sempre appartenenti a qualcuno, a qualche posto, al nostro mondo. Johanna racconta in versi la sua storia attraverso un emozionale flusso di coscienza che si trasforma in un viaggio interiore alquanto intenso. Si viaggia con lei in luoghi molto noti come i luoghi dell’insicurezza e della debolezza ma anche in luoghi alquanto sconosciuti ed esotici come quelli dell’ottimismo e della perseveranza. Oggigiorno è facile sentirsi immobilizzati in una società ed in una realtà che fanno di tutto pur di farci sentire inadeguati, insoddisfatti, una realtà che ci rema contro in quanto in essa vige soltanto la costituzione del consumismo e del capitalismo; oggigiorno è difficile credere in un sogno, trovare il coraggio di crederci fino in fondo, trovare la forza per alzarsi. Dunque è una poesia il cui valore è puramente catartico e pedagogico in quanto ci mostra un ottimismo che nei giovani di oggi è invisibile ma presente; una poesia libera da qualsiasi restrizione materialistica e economicistica, è una poesia libera perché è una vera e propria poesia della Gioia la quale svolge un ruolo d’eccezione in tutta la raccolta tanto da essere a Lei dedicata. La gioia di lottare, di realizzarsi, di sentirsi soddisfatti delle persone che oggi ci sono e domani chissà, delle certezze che accompagnano la nostra vita, delle immagini che noi vediamo e che vorremmo fossero viste anche dagli altri. Ecco i pilastri della poesia di Johanna: la Gioia, le certezze e le parole.
"Le parole non sempre parlano e i fatti non sempre gridano. A volte sì. Tentano."
E noi dobbiamo lasciarci tentare dalle sue parole, quelle di chi ci aiuta a crederci un po’ di più. A solo un anno dalla sua pubblicazione, Clic è un progetto editoriale dedicato completamente alla poesia e ai sentimenti, scarno di immagini superflue riportate su carta ma ricco di suggestioni che derivano da ogni singola poesia. Ognuno può pensare e idealizzare in maniera diversa una stessa scena, una stessa emozione ma tutti si troveranno d’accordo nell’affermare che i sentimenti e le sensazioni provate sono le stesse. Prive di immagini e di riferimenti ai relativi quadri sono le tre poesie che, a fine silloge, compongono il trittico lirico. Componimenti ispirati a tre grandi quadri di altrettanti pittori della storia dell’arte occidentale (Kandinskij, Matisse, Monet) attraverso i quali Johanna intende dare una sua visione di quella stessa immagine che molti già sanno ma che altri potrebbero conoscere anche attraverso le sue parole sempre delicatamente e spontaneamente sistemate in versi. Dunque un libro di poesie che permette di conoscere e di conoscersi attraverso gli altri. Infondo, per comprendersi, basta un semplice CLIC.
Brava Isabella hai colto bene ciò che vuole dire, come si dice in gergo dialettale quando cadi e ti alzi non va per caduta..
E così che bisogna sempre rialzarsi per andare avanti👏👏👏 una vera credere sempre nei sogni💝
“Esplosione”, dunque
“Accoglila, è pulsione
Dirigila, è passione
Falle spazio adesso
Tu sei Lei.”