La risposta alla domanda “che cos’è la letteratura?” non è mai univoca. Ricordo quando il professore di Storia della letteratura ci pose questa domanda e nessuno in classe aveva un’idea precisa. Ci fu chi paragonò la letteratura a un fiume con una barca, il lettore, e il fiume si ingrandisce e diventa mare e poi oceano e la barca naviga tra le onde di parole che le fanno lasciare il porto sicuro verso lo sconfinato. Mi piacque come immagine, ma il professore desiderava qualcosa di più tecnico e preciso.
Io non ricordo quale fosse la risposta “corretta”, so che noi avevamo tutti una definizione diversa. Fino a poco tempo fa, nonostante il corso sopracitato, continuavo a non sapere in modo limpido cosa fosse la letteratura. Per me la letteratura è sempre stata un’arte, un’arte fatta con le parole. Ma questa definizione mi è sempre sembrata troppo superficiale e riduttiva.
Poi mi capitò di leggere “Storia dell’assedio di Lisbona” del premio Nobel portoghese José Saramago in cui appare una splendida definizione: “Tutto quello che non è vita è letteratura”.
Perciò storia, musica, filosofia, pittura tutto è letteratura. La pittura è una letteratura fatta con i colori, chi non sa esprimersi con il linguaggio usa i pennelli, mentre la musica cerca di fare a meno della parola, ma non sempre riesce, visto che le canzoni sono letteratura musicale.
Ho molto apprezzato questa concezione della letteratura, anche se, all’inizio, mi sono permessa, nelle mie riflessioni, di spingermi un po’ più in là e affermare che tutto è letteratura, anche la vita. La vita la si può raccontare.
Continuando, però, la lettura del romanzo ho capito quello che Saramago intendeva: nella letteratura c’è sempre un po’ di finzione, per cui la vita, ciò che veramente siamo e facciamo, non è falsabile: il vero della vita si oppone al falso letterario, al verosimile, che non è mai verità.
“Storia dell’assedio di Lisbona” non è facilissimo: la pagina è piena, non ci sono paragrafi, è un romanzo lento che va letto con altrettanta lentezza e calma. Non è una storia mordi e fuggi da spiaggia, è un po’ più da divano e camino, è un percorso di riflessione sulla storia, sul vero e sul falso, sulla vita e sulla letteratura.
“Tutto quello che non è vita è letteratura”, José Saramago e il suo assedio di Lisbona
2 thoughts on ““Tutto quello che non è vita è letteratura”, José Saramago e il suo assedio di Lisbona”
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Mi piace la sua definizione delle letture da “divano e camino”… bell’immagine! ?
🙂